Le parole di Zaia alla chiusura di Vinitaly
Mercoledi 10 Aprile 2013 alle 15:09 | 3 commenti
Regione Veneto - Si chiude uno strepitoso Vinitaly, dove secondo gli operatori visitatori e contatti sono aumentati mediamente di circa il 10 per cento. Il successo della manifestazione ha però in evidenza alcune ombre che offuscano gli imprenditori del nostro Paese in un settore, quello del vino, che porta e crea ricchezza , che vuole crescere e dove c’è una domanda che lo porterebbe a galoppare.
“E’ un paradosso tutto italiano – ha commentato il presidente del Veneto Luca Zaia, in questi giorni a contatto diretto con i circa mille produttori della regione che affollano il grande salone mondiale del vino – perché in questa fase economica, e con prospettive positive, è diventato un problema anche crescere. Ho parlato con molti vignaioli e ce n’è qualcuno che ha potenzialmente aumentato del 38 per cento il proprio giro d’affari; ma per crescere occorre investire, e per investire servono soldi, mentre il credito è centellinato, le banche sembrano sorde, la fiscalità e gli ostacoli aumentanoâ€.
“E’ una situazione assurda – ha concluso Zaia – e anche pericolosa: se c’è più interesse per le speculazioni che per la ricchezza reale del territorio, il rischio è di finire sugli scogli. E in tutto questo ci manca ancora un governo. Si faccia, ci serve, serve al paese e al territorio, mentre va chiuso l’Ufficio Complicazione Affari Semplici. Credo che da Verona sia questo il messaggio che va davvero colto, al di là dell’ottimismo che giustamente emerge da una manifestazione di sicuro successoâ€.
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