Le microalghe di Matteo Castioni sul Tg1. Scenari di agricoltura futuribile
Lunedi 19 Ottobre 2015 alle 16:01 | 0 commenti
Pure il Tg1 si è scomodato per lui, Matteo Castioni, il giovane agronomo arzignanese che nel 2013 ha fondato Alghitaly (con sede a Sommacampagna) un’attività che si occupa della coltura di microalghe. Così innovativa e futuribile da aver ricevuto l’Oscar Green nella categoria Ideando nel 2014 e aver suscitato non poca curiosità al padiglione Food District dell’Expo di Milano.Â
Ma di cosa si tratta di preciso? Precisamente di Spiruline e Haematococcus, microalghe appunto che essendo molto ricche di proteine, sali minerali e antiossidanti naturali risultano utilissime sia per la produzione di cosmesi sia come integratori e ricostituenti nelle diete ipocaloriche. Ma c’è di più perché nel mondo dell’agricoltura possono fungere da fertilizzanti naturali secondo i dati illustrati dall’azienda; un ettaro di terreno circa si fertilizza con appena 5 grammi di microalghe. “E’ stata una vera e propria scommessa – come afferma Matteo Castioni – che col tempo ha cominciato a tramutarsi in una scelta vincente. Questo a causa della crescente consapevolezza delle proprietà nutritive e curative delle microalghe da parte di un pubblico sempre più vastoâ€. Un attività suddivisa tra la sede di Sommacampagna con i laboratori e la coltivazione vera e propria ai piedi delle Piccole Dolomiti poco distante da Recoaro, luogo di rinomata purezza delle sue fonti d’acqua. Una considerevole intuizione da parte di questo giovane imprenditore vicentino che ha già aperto moltissime finestre su importantissimi scenari di agricoltura futuribile.
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