Le incognite sul silenzioso senatore Filippi
Venerdi 29 Aprile 2011 alle 09:51 | 0 commenti
Da VicenzaPiù e Ovest-Alto Vicentino n. 212 in distribuzione e scaricabile in pdf
Le carte svelate in febbraio da Franca Equizi in un esposto indirizzato alla magistratura portano alla luce una serie di passaggi delicati nella trattativa in corso tra Arco e Filippi, il quale potrebbe pagare pegno se la provincia non dicesse sì al centro commerciale a Montebello
Per la famiglia Filippi che cosa riserva il destino dell'area Cis? Che cosa succede se palazzo Nievo sbloccherà l'iter che darà il via al centro commerciale tanto voluto dal senatore leghista Alberto Filippi? Che cosa succederà invece se il consiglio provinciale dirà sì all'emendamento dell'Udc che blocca gli shopping centre sulla spalla Ovest, Cis-Montebello incluso?
Lettura parziale
La lettura del quadro non è affatto facile. Anzitutto i dati di dominio pubblico sono parziali. L'unico carteggio uscito sulla stampa è il «famoso allegato 004.pdf» pubblicato da Vicenzapiu.com il 21 febbraio scorso e oggetto di una dura contestazione proprio dell'onorevole del Carroccio, finita al momento nel nulla (vedi servizio a pagina XX). Ma si tratta di un carteggio ancora attuale seppur parziale? O si tratta di un accordo quadro ormai superato da altri?
Interpellato per iscritto Filippi non ha voluto chiarire la sua posizione. Pertanto l'unica analisi possibile riguarda appunto la documentazione resa nota da Franca Equizi il 21 febbraio 2011: secondo quest'ultima l'interlocutore della famiglia Filippi è l'immobiliare Arco srl di Brescia. La società attraverso un preliminare contrattuale si impegna ad acquistare poco meno di 250.000 metri quadri del compendio Cis a Montebello Vicentino. Con una prospettiva: quella di vedere approvata dagli organi competenti (comune di Montebello e provincia in primis) una serie di trasformazioni urbanistiche tali da rendere compatibile l'area con un centro commerciale di almeno 90.000 metri quadri. Centro commerciale che in linea ipotetica dovrebbe sorgere non solo nelle vicinanze della statale 11, ma anche del centro merci che Cis spa, società che de facto fa capo alla provincia berica, ha in animo di realizzare in loco. Un progetto che però rimane al momento solo sulla carta.
La remunerazione
Ma quale è la cifra che Arco assicurerebbe alla AF99 ovvero alla società della famiglia del senatore Filippi? La risposta non è chiara. Però tra i file inviati da Equizi alla procura veneziana c'è una nota di uno dei legali della Arco. Si tratta o si tratterebbe dell'avvocato modenese Gianluca Bettelli il quale al punto uno della medesima nota parla di un costo, si presuppone il prezzo che Arco pagherà ai Filippi, pari a 65 milioni di euro.
Sempre con la stessa prospettiva la srl bresciana invia alla società del parlamentare vicentino tre bonifici di Ubi-Banco di Brescia rispettivamente da 400.000, 110.000 e 360.000 euro. Nei giustificativi le somme riportano questa dicitura: «caparra su prelinare - importo integrativo». E ancora tra le carte spunta la pagina di un data base che parla di trasferimenti da Arco alla famiglia Filippi per 1,9 milioni di euro. Le voci riportate a margine sono: «caparra confirmatoria... caparra confirmatoria... sottoscrizione contratto... scrittura privata... scrittura privata integrativa...».
Lo scenario
Insomma tutto farebbe pensare ad un accordo in via di definizione corredato da una pre-intesa supportata da alcuni trasferimenti in danaro. Accordo che se si materializza secondo i desiderata delle parti porterebbe ad un riconoscimento per la famiglia Filippi nell'ordine di 65 milioni. Una cifra che però sarebbe soggetta ad alcuni storni derivanti da eventuali spettanze di Cis spa e del comune di Montebello, vuoi in sede di compensazione (Cis spa cederebbe ai Filippi alcuni terreni e ne riceverebbe altri in cambio), vuoi per oneri vari dovuti dai privati all'amministrazione di Montebello.
L'incognita
Ma che cosa succederà se invece gli enti preposti, provincia in primis, non accorderanno un cambio d'uso tale da non potere permettere l'insediamento di uno shopping centre? Le carte non dicono moltissimo. Però è presente un passaggio nel quale le due parti si accordano su un punto. In mancanza delle varianti urbanistiche necessario AF99 cederà una parte dei suoi terreni ad Arco per una cifra pari a 150 euro al metro quadro. Non viene fatta menzione precisa della superficie totale di questa porzione.
C'è poi un secondo passaggio che potrebbe dare diversi grattacapi a Filippi. In questa sorta di preliminare infatti viene fatto l'elenco dei beni intestati ad AF99: tra questi il terreno a Torri di Quartesolo che ospita Unichimica srl, l'azienda di famiglia che si occupa della vendita all'ingrosso di prodotti chimici. E ancora «due medie strutture di vendita e due esercizi di vicinato... un impianto di autolavaggio autorizzato... villa Salvi Renieri... e villa Torri ad Arcugnano...» e le annesse pertinenze rustiche. Come mai viene preparato questa sorta di inventario? Si tratta di una normale procedura? Si tratta di beni che finirebbero in pancia ad Arco se i terreni di Montebello non avranno il cambio d'uso fradito a Filippi? Si tratta di beni dati in garanzia? Difficile leggere in filigrana i documenti anche perché Filippi ha preferito non spiegare a VicenzaPiù il suo punto di vista.
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