Le idee programmatiche di Cunico candidato alla Segreteria provinciale del Pd
Domenica 13 Ottobre 2013 alle 12:58 | 0 commenti
Di seguito pubblichiamo il documento programmatico che Giovanni Cunico ha depositato presso la segreteria Provinciale del Partito Democratico per formalizzare la sua candidatura alla carica di Segretario Provinciale - Le seguenti linee programmatiche sono il risultato di analisi e riflessioni elaborate nei sei mesi precedenti il congresso, con più di 150 iscritti al Partito Democratico della provincia di Vicenza che hanno sostenuto un progetto partecipato.
Uniti dalla responsabilità del cambiamento in questo momento storico così fondamentale per porre le basi di un futuro di speranza per le nuove generazioni che abiteranno il nostro territorio.
1) Un partito espressione della società .
L’occasione di incontrare durante la fase precongressuale iscritti ed elettori in molti circoli della provincia, ha confermato le ragioni che hanno mosso il progetto e concretizzato la presente candidatura. Una su tutte il senso di grande partecipazione e di iniziativa che anima e tiene vivo il partito. Le iscritte e gli iscritti, come le elettrici e gli elettori, nei circoli nei
quali operano, non possono rimanere spettatori passivi delle scelte e delle azioni del partito, soprattutto a fronte di strategie e scelte che nell’ultimo periodo, in particolare a livello nazionale, si sono rivelate errate; i circoli, con i propri iscritti, vogliono essere riconosciuti per quello che sono:
espressione diretta della società e del mondo produttivo, degli abitanti del territorio di riferimento in cui svolgono quotidianamente la propria azione politica. Vogliono potere se necessario intervenire con
proposte alternative, vogliono contare. Vogliono insomma essere protagonisti nella società .
Il Partito Democratico vicentino che vogliamo li renderà protagonisti della propria azione politica:
- rispettandone le iniziative politiche mosse dal basso;
- consultandoli sistematicamente ed efficacemente;
- sostenendone la capacità di partecipazione, azione ed elaborazione; in particolare mirando a sostenere e a sviluppare con il confronto tra esperienze, nei circoli e attraverso i circoli, la qualità delle proposte politiche;
- non lasciandoli più soli di fronte alla richieste e alle necessità del territorio in cui operano.
2) Un partito protagonista sul territorio
Solo con i circoli, di fronte alle scelte che si pongono in un territorio, il partito provinciale sarà finalmente in grado di assumere un ruolo da protagonista. Un grande partito popolare e democratico deve essere nella condizione di affrontare temi complessi, per dare risposte sempre orientate al bene comune, all’interesse generale. Il partito provinciale ha il compito di favorire e rafforzare l'azione politica degli amministratori eletti sul territorio, promuovendo il dialogo costante tra le diverse
aree della provincia, con l'obiettivo di mettere in rete le migliori pratiche. Il primo compito che dovrà svolgere la nuova segreteria sarà allora quello di affrontare i delicati temi che riguardano il nostro territorio, in primo luogo quello delle grandi infrastrutture in fase di realizzazione (Pedemontana Veneta, Valdastico Sud) e ancor più quelle in progettazione (Valdastico Nord, Tav, Valsugana). Il partito ha già al suo interno le risorse umane e di iniziativa politica adeguate per analizzare e affrontare questi temi, alla luce dei propri valori costitutivi e fondativi (la tutela dell’ambiente e delle risorse naturali a beneficio delle future generazioni, il diritto al lavoro, il diritto-dovere di creare condizioni di sviluppo sostenibile, ecc...) e per supportare, indirizzare e affiancare i propri sindaci, consiglieri regionali e parlamentari nazionali nei rispettivi ruoli.
La stessa azione di analisi e indirizzo nelle decisioni dovrà riguardare tutti gli altri grandi temi che riguardano le condizioni e le occasioni di sviluppo del nostro territorio: il lavoro e l'occupazione giovanile, i servizi pubblici locali, le reti tecnologiche e della conoscenza, lo sviluppo di un'economia della cultura e del turismo, le nuove prospettive di assetto istituzionale come le unioni e le fusioni dei comuni, i progetti metropolitani.
3) Un partito che funziona
Per decidere efficacemente il partito dovrà agire in modo snello e mirato. Laddove necessario, il partito provinciale (assumendo appieno il modello “federale†di partito delineato dagli statuti nazionali e regionali) potrà adottare modalità autonome e innovative di organizzazione interna sulla base delle esigenze riscontrate dai circoli, ad esempio sperimentando momenti di coordinamento dei segretari di circolo vicentini. Inoltre dovranno essere predisposti tavoli di lavoro per affrontare le tematiche al punto 1), dove le migliori competenze tra gli elettori e gli iscritti saranno chiamate ad intervenire per sostenere l'azione politica sui territori della provincia.
Si punterà sull’utilizzo di adeguati strumenti tecnologici non solo per veicolare le informazioni ma anche per creare modalità di condivisione e decisione più avanzate rispetto alla situazione in essere. Azioni di comunicazione mirate dovranno essere messe in atto con continuità , al fine di informare gli iscritti sull'attività del partito e tenere viva la partecipazione degli elettori non solamente in occasione degli appuntamenti elettorali.
4) Un partito capace
Sarà un partito trasparente e di qualità . Vanno necessariamente messe in atto le condizioni per un ricambio concreto, con la formazione di una nuova classe politica capace e credibile, formata da rappresentanti territoriali sostenuti per il loro merito e non per la loro fedeltà . Si opererà perché il partito faccia crescere al suo interno una classe dirigente autonoma e competente, in modo che i rappresentanti del partito (o che il partito avrà contribuito a selezionare) nelle istituzioni siano
di alto livello, scelti in base alle competenze e con grande attenzioni ai ruoli da ricoprire.
5) Un partito giovane
Il Partito Democratico che uscirà da questo secondo congresso non potrà non attuare quel ricambio generazionale della propria classe dirigente rimasto disatteso per troppo tempo.
La giovanile, con il suo importantissimo ruolo di inclusione e formazione per i giovani che si avvicinano per la prima volta al PD e alla politica in generale, non deve ridursi a "palestra" separata dalla vita del partito e dalle scelte programmatiche.
6) La Festa Democratica
La Festa Democratica provinciale sarà annualmente un momento di incontro, confronto e verifica. La sua organizzazione non dovrà esimere dal garantire l'autofinanziamento ed un bilancio consuntivo sostenibile.
7) L'impegno del segretario
Il segretario si impegna nel corso del suo mandato a non presentarsi ad elezioni a livello sovraccomunale, per assicurare al meglio l'impegno assunto per la Segreteria del Partito Democratico vicentino.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.