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Le due facce dei "Forconi": impressioni da una giornata tra coloro che protestano

Di Citizen Writers Venerdi 13 Dicembre 2013 alle 14:39 | 0 commenti

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Riceviamo da Irene Rui e pubblichiamo - Se non ci vai, non puoi vedere e noi ci siamo andati. La prima impressione, superficiale, visiva e uditiva, è quella di una massa di poveri, disperati, di impoveriti. Tante facce di povertà, soprattutto quella nuova fatta di indebitati, esodati, falliti o sull'orlo del fallimento, corrosi dalla tenaglia delle banche e stritolati da Equitalia, dalle imposte di governi capitalistico-finanziari; piccoli imprenditori e commercianti, autotrasportatori e piccoli padroncini, il popolo delle partite Iva, ma anche ex muratori, manovali, impiegati, operai (tutti ex) e qualche studente.

Se non ci vai, non puoi vedere e noi ci siamo andati, senza bandiere (altrimenti succedeva come ad un compagno a Teramo). Si sono visti anche sindaci di destra o autonomisti, che svendono il loro territorio, ce l'hanno con i meridionali e gli stranieri e con le minoranze; vedi quelli con la bandiera nazista, con l'aquila e con le croci uncinate (le svastiche), vedi le bandiere della Liga, quelli della Life e dell'autonomia veneta, i “padroni a casa nostra” e quelli della destra di Toniolo e di Forza Nuova.

Che ci fanno? Questi sono coloro che hanno organizzato lo sciopero del 9 dicembre, che stanno dietro ai “forconi”, forze che captando il mal contento dei disperati, lo dirigono e lo usano per produrre un golpe e instaurare un governo di estrema destra dai valori razziali. Ci sono molte similitudini con un oscuro passato. Sono coloro che incitano i cittadini, i lavoratori contro altri lavoratori e cittadini, rei di rubare il lavoro, il diritto di quel che rimane del servizio sociale, il diritto alla casa, insomma una guerra fra poveri. Sono quelli che dicono “Tornatene a casa”,”te se venù su per rubar el lavoro a me fio o a me fia”, “No ghe se lavoro qua...torna da dove te se vegnù” “se el nord el ga problemi se colpa del meridione”, “Roma ladrona”, “Brusemoi tutti” “l'Italia a se schiava dee banche e dei ebrei”.

È facile, purtroppo, captare il malcontento dovuto ad una crisi economico-sociale, ma anche alla mancanza di un serio ruolo istituzionale che abbia il coraggio di prendere dei provvedimenti a favore dei cittadini, che dia un futuro lavorativo e sociale ai cittadini; un futuro non di regole capitalistico-finanziarie, ma sui diritti civili.

Di fronte a questa crisi istituzionale e al grande divario tra rappresentanti e rappresentati, dove il linguaggio politico non è quello della gente comune, accade purtroppo, quello che è successo in Germania negli anni '30, dove sono gli acclamatori del disagio, che usano un linguaggio e azioni populiste per scopi diversi dal grido di aiuto dei disperati, a raggruppare le persone che sono istigate, sotto la pressione della disperazione e della crescente rabbia, ad azioni a danno di altri cittadini. Un popolo reso ignorante da più di vent'anni di mancato investimento nella cultura e nella scuola, e da una propaganda sottoculturale e consumistica, è facilmente soggiogato.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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