Esclusi Sinti, Rom e Caminanti dal tavolo interministeriale per comunità senza territorio
Mercoledi 10 Agosto 2011 alle 05:44 | 0 commenti
Davide Casadio, Vice, Presidente Federazione Rom e Sinti Insieme, Presidente Sinti Italia - Si fanno, cioè, dei Tavoli tecnici senza i Sinti e i Rom, i senza territorio!
Ecco cosa è, infatti, stabilito (Ministero dell'Interno)
Le iniziative per approfondire la conoscenza del fenomeno del nomadismo e tutelare la loro cultura, in un clima di tolleranza e integrazione sociale.
Si considerano comunità sprovviste di territorio gli zingari (rom, sinti e caminanti) non insediati su un territorio delimitato. Essi sono largamente incrociati con le popolazioni dei diversi paesi d'adozione (Europa danubiana e meridionale, Egitto e Africa settentrionale) ma sono risalenti a un ceppo indiano (India nord-occidentale) di cui conservano tracce evidenti nei caratteri somatici.
Gli zingari presenti in Italia appartengono a due gruppi: i "rom" più diffusi al Centro e al Sud e i "Sinti" che vivono soprattutto al Nord Itali e i Caminanti presenti in Sicilia.
L'etnonimo "rom" nella loro lingua detta "romanes", significa "uomo", termine che li differenzia dai non zingari, nel loro idioma detti "gagè".
Altre distinzioni quali Bovara (da lob - cavallo in ungherese e love - denaro in romanes ) e Kalderasha (calderai) traggono origine dall'attività economica tradizionale.
Il nomadismo, pur costituendo un aspetto fondante dell'identità dei rom/sinti, non rappresenta più una caratteristica peculiare di tali popolazioni che hanno assunto da tempo carattere di sedentarietà . Gli spostamenti di alcuni gruppi sono legati in prevalenza a motivi economici, sociali e religiosi.
Un tavolo tecnico interministeriale per una migliore conoscenza del fenomeno e per possibili soluzioni
Per una più ampia conoscenza dell'attuale situazione in cui si trovano tali comunità , è stato istituto un Tavolo tecnico interministeriale, coordinato dal Prefetto Perla Stancari, direttore centrale per i diritti civili, la cittadinanza e le minoranze. Il fine del Tavolo è quello di esaminare tutte le questioni emergenti e individuare possibili soluzioni, anche normative, che tutelino gli aspetti culturali delle stesse comunità rom, sinte e caminanti, prestando attenzione all'equilibrio tra diritti e doveri.
Al tavolo partecipano le amministrazioni competenti in materia: Presidenza del Consiglio dei Ministri, Affari Esteri, Pubblica istruzione, Giustizia, Salute, Solidarietà sociale, Affari regionali e autonomie locali, Diritti e Pari opportunità , Politiche per la Famiglia, Anci; Upi, Conferenza dei Presidenti delle Regioni e Province autonome ed il Confemili ( Comitato nazionale Federativo minoranze linguistiche d'Italia).
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