Le Borse stornano ma Unicredit tiene
Sabato 14 Gennaio 2012 alle 00:10 | 0 commenti
Seduta rovinata da Wall Street e dai rumors sui downgrade per i Paesi dell'eurozona. Bene Buzzi, Diasorin e Mediobanca, crolla ancora Banca MPS.
Wall Street fa scendere tutte le Borse del Vecchio Continente, e Milano non fa eccezione, ma alla fine Unicredit ha tenuto ed è risultato uno dei pochi titoli a terminare la seduta con un rialzo. I dati macro americani sono risultati in chiaroscuro, decisamente negativa la Bilancia Commerciale (-47, 8 miliardi) mentre l'indice di fiducia dei consumatori del Michigan, attestandosi a 74 punti, ha avuto un balzo decisamente superiore al consenso del mercato (70,60).
l sentiment negativo che si è sparso a macchia d'olio fra i mercati mondiali, è stato determinato dalle solite voci, stavolta più insistenti, di un imminente (forse già nel fine settimana) downgrade da parte di S&P sul rating dei Paesi dell'eurozona.
Verrebbe da commentare, nulla di nuovo sotto il sole, ma siamo comunque costretti a riportare anche queste indiscrezioni.
Ma focalizziamo ancora la nostra attenzione a Piazza Affari ed in particolare al titolo Unicredit (+0,48%), le quotazioni erano rimaste molto sostenute oltre la soglia "psicologica" dei tre euro per tutta la prima parte di seduta, poi ... sono entrati in azioni i traders americani ed in un attimo il titolo è arrivato a perdere oltre 2,5 punti percentuali.
Immediata sospensione, vanno in fibrillazione i numerosi azionisti, ma passano soli pochi minuti ed, alla riammissione, il recupero è stato repentino, poi nuovo storno, ancora deciso, si toccano così i minimi intraday a quota 2,8 euro, ma anche questa volta assistiamo alla risalita del titolo che termina così in territorio positivo, leggero ribasso invece per i Diritti (-0,6%) che si fermano ad 1,7 euro.
Pesanti i ribassi in particolare per alcune Popolari, maglia nera a Banca MPS (-5,47%) il cui aumento di capitale "camuffato" continua a far avere alle quotazioni una volatilità pazzesca, e Banca Popolare di Milano (-4,08%) che però arrivava da guadagni strabilianti.
Male anche l'intera galassia Agnelli, Exor (-4,26%), Fiat Ind. (-3,78%) e Fiat (-1,32%), ed il comparto del risparmio gestito con Azimut (-3,82%) e Mediolanum (-3,10%) che terminano in calo una settimana comunque decisamente positiva.
Citiamo infine i pesanti ribassi di Tenaris (-3,50%) e Finmeccanica (-3,14%).
Ma terminiamo guardando la vetta della classifica odierna, sorridono oggi in particolare gli azionisti di Buzzi Unicem (+5,37%) volata letteralmente a 7,65 euro, quotazione che non vedeva, in chiusura, esattamente dallo scorso 1 agosto, ma non è stata da meno Mediobanca (+3,73%) che però ha terminato un po' distante dai massimi intraday.
Torna sui massimi da un mese a questa parte Diasorin (+3,78%) e mette in fila il quarto rialzo consecutivo Bper (+2,03%).
Non dimentichiamo infine Impregilo (+0,99%) che fa addirittura segnare la maggior quotazione dall'aprile 2010, davvero un grandissimo risultato.
Giancarlo Marcotti per VicenzaPiu.com
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.