Quotidiano |

Lavoro, 5mila nuovi occupati con il franchising

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 17 Aprile 2013 alle 15:14 | 0 commenti

ArticleImage

Franchising Nord - La creazione di nuova occupazione nel 2013 deve esplorare tutte le strade: dai lavori più umili che gli italiani non vogliono fare (mancano 6.000 pizzaioli) alla cosiddetta auto-imprenditorialità, come la gestione in franchising di punti di vendita, un settore che promette 5.000 nuovi occupati nell’anno in corso. Negli ultimi anni il trend dei nuovi occupati nel franchising è sempre stato positivo arrivando a circa 54.000 affiliati, che a loro volta hanno assunto 186.000 addetti. Oltre a ciò si aggiunga la crescita costante dei punti vendita italiani in franchising all’estero, arrivati a 7.342

Conseguentemente nell’ambiente si registra una grande attesa per la fiera “Franchising Nord”, che tra circa un mese aprirà i battenti al PiacenzaExpo il 25 e 26 maggio, organizzata da QUiCKFairs® e BeTheBoss.it .

“Giunta alla terza edizione, Franchising Nord è ormai considerata la fiera dei potenziali franchisee, cioè delle persone che sono interessate ad aprire un negozio in franchising – spiega Giovanni Bonani, co-fondatore di BeTheBoss, sito leader del settore – e a dispetto delle norme attira giovani e meno giovani da tutta l’Italia, perfino dalle isole. Abbiamo circa 100 mila lettori registrati al sito, gente che ha capito come ormai sia impossibile pensare in termini di posto fisso di lavoro, e che una soluzione è rappresentata dalla auto-imprenditorialità”.

I punti di vendita di beni o servizi del franchising italiano spaziano in tutti i campi, dalla ristorazione all’alimentazione, dall’abbigliamento all’oggettistica, e sono resi attraenti per i potenziali affiliati anche per gli investimenti iniziale minimi e senza rischi eccessivi, in quanto il franchisor, cioè la società che propone le aperture di negozi in affiliazione, possiede un marchio già riconosciuto e ben posizionato nel mercato. Inoltre, il franchisor mette a disposizione il proprio know-how, la pubblicità e la gestione del marketing.

Ma come vede il popolo dei potenziali affiliati la crisi occupazionale e cosa chiede al nuovo Parlamento e al nuovo Governo? Un sondaggio, svolto a febbraio su un campione di circa 1.000 intervistati tra i lettori registrati del portale BeTheBoss.it, ha messo in evidenza analisi ed indicazioni utili per il legislatore.

Per quanto riguarda le cause della emergenza lavoro, la maggioranza ritiene che essa derivi dalla combinazione dell’incapacità dei governi a creare un clima che stimoli le aziende ad investire (56,1%) con la gravità della crisi economica-finanziaria (46,6%), cui si aggiunge il fardello degli ostacoli burocratici (73%). Un altro grosso problema viene individuato dalla legislazione sul lavoro troppo rigida, che per proteggere i lavoratori dal rischio del licenziamento ha in realtà creato un ostacolo a nuove assunzioni (36,3%). Anche la delocalizzazione delle fabbriche all’estero viene visto come un fattore che ha portato alla stasi attuale (35,7%), mentre sembra essere meno sentito il problema del precariato e dei lavori a tempo determinato: solo il 34,2% degli intervistati ritiene che si sarebbe dovuto procedere con un piano per trasformare i posti di lavoro precari in posti fissi, anche part time.

Per quanto riguarda le proposte per iniziare a risolvere la questione occupazionale, la maggioranza degli intervistati ritiene che vadano ridotte subito le tasse, sia alle imprese (70%) che ai cittadini (63,9%) e che vadano attivate linee di credito ai giovani orientati all’autoimprenditorialità (59,8%). Interessante la richiesta di facilitare in ogni modo il rientro in Italia dei “cervelli in fuga” tramite agevolazioni fiscali per quelle aziende o centri di ricerca che li assumessero (55,1%). La flessibilità viene considerata determinante dal 50,7% degli intervistati che propone venga consentita nelle aziende l’assunzione di personale nelle fasi di crescita e la riduzione di personale nei momenti di crisi. Anche il franchising può contribuire a ridurre l’emergenza occupazionale, e a questo scopo molti intervistati pensano sia utile favorire l’accesso al credito per gli operatori del franchising (45,5%). Infine un eventuale divieto di assunzione con contratto precario viene visto con favore solo dal 31,5% degli intervistati (le slides della ricerca sono disponibili a richiesta).

Leggi tutti gli articoli su: Lavoro, franchising

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network