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Lavori pubblici, Vicenza Capoluogo: a rischio il rapporto fiduciario con i cittadini

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 8 Novembre 2013 alle 18:46 | 0 commenti

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Associazione Civica Vicenza Capoluogo - La questione dei lavori pubblici male eseguiti, emersa recentemente con riferimento ad alcuni impianti sportivi comunali, ha richiamato la nostra attenzione sulla collaborazione che deve esistere tra l’agire amministrativo e le imprese che si aggiudicano gli appalti.

Questa relazione deve essere infatti improntata nel perseguire, insieme, l’interesse pubblico specifico.

Come cittadini siamo infatti molto a disagio quando veniamo a conoscenza che il denaro pubblico non solo è stato speso male, ma che i cittadini-imprenditori incaricati dei lavori non hanno svolto bene il loro lavoro per la comunità.

La funzione del controllo sull’esecuzione dei lavori pubblici diventa quindi un aspetto fondamentale per poter realizzare un nuovo modello di pubblica amministrazione più efficiente, più snella, più veloce, più accessibile e trasparente e al servizio dei cittadini e delle imprese, in grado di contribuire concretamente alla competitività dell’economia e al suo sviluppo.

Per far questo però non si può puntare solo sulla riduzione dei costi, ma è necessario verificare se questa integrazione pubblico-privato è veramente finalizzata alla cura degli interessi della collettività. Un lavoro pubblico mal controllato porta non solo ad una cattiva esecuzione, ma incrina quel rapporto fiduciario che deve esistere tra cittadini-Ente pubblico-imprese.

Riteniamo infine opportuno far presente che il tema dei lavori pubblici non può essere relegato solo ad un rapporto tra Comune ed imprese. Altri attori vanno coinvolti, soprattutto in questo momento di grosso disagio sociale dove è importante e strategico che i Comuni sappiano valorizzare le competenze e le professionalità delle qualificate realtà lavorative del terzo settore.

Lavori e servizi pubblici affidati a cooperative sociali, ad esempio, andrebbero non solo a coniugare i valori della solidarietà con i principi della libera concorrenza nel mercato, ma anche a riconoscere il loro ruolo determinante di “ausilio pubblico” nel superamento delle problematiche inerenti le persone socialmente svantaggiate.

Così facendo i Comuni assisterebbero anche ad un consistente alleggerimento del carico sociale che, di anno in anno, sta sempre più gravando sui loro bilanci.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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