Lavori da"somma urgenza", voragini a go go, Ipab danneggiata: è Variati a tutto campo
Venerdi 28 Giugno 2013 alle 15:38 | 0 commenti
Nell'incontro con la stampa del sindaco Variati dopo la giunta odierna, di cui abbiamo già anticipato i punti essenziali, è anche salito verso il parlamento il suo monito a fare qualcosa per cambiare: «E' assurdo che per lavori necessari per una situazione d'emergenza, come l'alluvione, si debba ricorrere a lente procedure standard per l'assegnazione dei lavori quando sarebbe necessario operare con quelle riservate a opere da realizzare per somma urgenza».
Ma il sindaco non si limita agli argomenti da lui programmati e si concede liberamente al confronto con chi scrive e con i colleghi su altre questioni, tra cui l'abnorme comparsa di voroagini e il caso Ipab..
«Quella delle buche che si creano a ridosso delle linee fognarie è una storia che va avanti da quindici anni e oltre. C'è di mezzo la qualità degli scavi dei sottoservizi, la qualità nella realizzazione degli starti-massetti su cui poggiano le strade, una naturale subsidenza del terreno e le manutenzioni fatte dio solo sa come... C'è poi da dire che il livello della falda freatica, che ciclicamente sale o scende, a seconda delle piogge, è un fenomeno naturale permanente, che dovrebbe incidere poco se le strade sono ben fatte... La base Usa non c'entra...», tutto questo lo sostiene il nostro cronista di lungo corso Marco Milioni sulla scorta del suo pluriennale lavoro e una volta tanto ... d'accordo con Achille Variati, che nella sua lunga e informale conversazione post giunta, pur non escludendo fra le concause quella negata dal nostro collaboratore, confessa che i suoi prossimi anni saranno accompagnati dal problema del territorio cittadino "attaccato" dalla vecchiaia di certi servizi e da un clima che sembra accentuare i problemi di assorbimento e smaltimento delle acque.
Ma se il territorio è minacciato non meno grave è, dice il sindaco appena confermato,«l'ingiustificato assalto che l'assessore Renato Chisso sta portando all'Ipab e all'Ipark con un commissariamento contro il quale anche l'amministrazione comunale sta presentando ricorso al Tar. Revocare un intero Cds, nominato democraticamente dal sindaco, senza motivi che siano oggettivamente gravi è da irresponsabili  come pure lo è ora rimuovere da Ipark l'amministratore Giovanni Rolando senza addebiti solo perché la struttura per gli anziani non autosufficienti fa capo alla Ipab. Oggi finalmente il commissario  incontrerò il commissario Francesco Zantedeschi che vorrà spiegarmi, se ci sono, i motivi reali del commissariamento di Ipab e la revoca dell'amministratore di Ipark. Non mi interessano le polemiche stantie, chiunque le promuova, tra Rolando e Meridio perché qui sono in ballo la città e i servizi pubblici forniti agli anziani, spinti ... stranamente con questi comportamenti a rivolgersi al privato depauperando un bene pubblico. Sono pronto anche a telefonare, anche se mi costa tanto, all'assessore per incontrarlo e chiedergli il perché di queste decisioni che sembravano fatte per danneggiare la mia campagna elettorale. Ma ora che questo non è avvenuto continuare a impoverire l'Ipab, questo sì, è un atto colpevole e dannoso di cui renderò conto. Non solo col commissariamento si priva il sindaco di una sua prerogativa, nominare cioè il nuovo Cda, ma non firmando l'accordo di programma fermo da anni si impoverisce patrimonialmente l'ente portando un danno ben maggiore di qualunque altro ipotizzato ingiustamente per motivare il commissariamento attuale. Faccio un semplice ma pesante esempio: con la firma di quell'accordo si potrebbe realizzare subito la struttura assistenziale di Laghetto sui terreni Ipab e trasformare la destinazione d'uso della parte di area di sua proprietà non interessata dal nuovo centro e che col suo valore, aggiunto ai quattro milioni che sono solo da incassare dalla Regione, porterebbe a una realizzazione di una struttura necessaria alla città senza attingere ad alcuna risorsa aggiuntiva! Questo è il danno, sono pronto a confrontarmi e a uscire dallo stallo ma altrimenti ognuno risponderà delle sue responsabilità ».
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