Lavori a Vicenza, Impegno per Vicenza: meritano la mancata rielezione
Sabato 16 Giugno 2012 alle 19:18 | 0 commenti
Italo Francesco Baldo, Presidente di Impegno per Vicenza - Nell'ambito delle esecuzioni di lavori esistono tre modi di svolgerli. Il primo e più importante è quello che si chiede sempre, soprattutto quando ad operare sono degli artigiani, ma anche in tutti i settori l'esecuzione "a regola d'arte" è fondamentale. Essa garantisce sia l'esecutore che il committente e consente una fruizione del lavoro per lungo tempo, talora per secoli, come è, ad esempio, per la oggi proibita doratura al mercurio, che, eseguita appunto a regola d'arte" dagli artigiani orafi egizi, è giunta sino a noi, intatta.
Le esecuzioni "a regola d'arte" sono richieste sia nel privato che nel pubblico, anzi in quest'ultimo, considerato che si spendono i soldi di tutti, il risultato deve essere preciso e durare nel tempo. Il secondo metodo è quello di eseguire lavori inutili che non servono se non a spendere del denaro o magari a favorire, soprattutto in ambito pubblico, qualche "amico". L'Italia e non solo è piena di questi lavori inutili, spesso non terminati, che non verranno finiti e non serviranno se non a coloro che hanno intascato il denaro.
Questi lavori, che nascono con la prospettiva di non essere terminati, non vengono certo eseguiti "a regola d'arte", ma in qualche modo, salvaguardando comunque l'impianto generale fino a quando non sono abbandonati a se stessi.
Il terzo metodo, quello che talora imperversa soprattutto nell'ambito delle opere pubbliche, è quello che viene definito alla veneta "taconi" ossia "peggio la pezza de lo sbrego". In questo tipo di esecuzioni non vi è né attenzione, né cura e nemmeno durata. E' un consumo di materiali che si rivela ben presto e per cui si sono buttati soldi al vento. Il cittadino paga e non ha nemmeno la possibilità di sperare, come nel secondo modo, di vedere qualche cosa, sono già inutili quasi prima di eseguirli. A Vicenza non passa giorno che non si aprano dei cantieri di lavoro, di necessità qualcuno, qualcuno anche inutile. Ora i denari ci sono, comunica il Sindaco. Si è venduto i gioielli di famiglia, le quote autostrada, per far eseguire i lavori necessari. Un investimento che dovrebbe essere sempre "a regola d'arte" visto che denari sono dei cittadini e ci si aspetta che l'esecuzione sia duratura e fatta appunto "a regola d'arte". I lavori promessi dal sindaco sono iniziati e abbiamo visto come. Le fotografie allegate del "restauro" del marciapiede in via Cattaneo lo dimostrano chiaramente. Forse si tratta di prove, ma è bene far verificare da subito che non c'è né buona esecuzione, né regola: si tratta semplicemente di "taconi", come spesso è dato vedere. Si chiede di controllare affinché gli ulteriori lavori non siano eseguiti in tal modo e non si debba continuamente "criticare". Forse ogni cittadino può trasformarsi in buon giudice dei lavori che vengono eseguiti e così si avrà , più che le invettive contro i politici, la loro giusta fine politica: la mancata rielezione.
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