Quotidiano | Categorie: Politica

Lavoratori, studenti, giovani e donne venite con noi per "Fermare il Declino"

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 5 Febbraio 2013 alle 08:48 | 0 commenti

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FARE per Fermare il Declino - FARE per Fermare il Declino, il Movimento guidato da Oscar Giannino, promuove una serie di incontri e dibattiti sul tema lavoro e occupazione incontrando i rappresentanti delle forze sociali nelle province di Vicenza, Padova e Rovigo.
Questa la scaletta degli appuntamenti previsti nel Vicentino:
● mercoledì 6 Febbraio - ore 20,30 Sala Bellavitis di Bassano del Grappa
● giovedì 7 Febbraio - ore 20,30 Salone PT di Villa Lattes a Vicenza

Un calendario di incontri - chiarisce Franco Bocchini, Capolista al Senato - che ha l'obiettivo di attivare un dialogo ed un confronto con il mondo del lavoro e superare così il pregiudizio che tende a confinare il neo movimento nel ristretto ambito delle c.d. partite Iva, delle libere professioni e dell'imprenditoria, allontandolo dalle problematiche del lavoro dipendente e dal pubblico impiego.

Niente di più lontano dalla realtà - incalza Aldo Agostini, candidato alla Camera in Veneto1 - perché IL LAVORO CHE MANCA, IL LAVORO CHE CAMBIA, così si è scelto di titolare gli appuntamenti, intende presentare alle parti sociali le proposte sintetizzate nei 10 punti del manifesto con cui Giannino e i suoi seguaci intendono ridare slancio al Paese e far ripartire la crescita. Si parlerà di come far ridurre la pressione fiscale di almeno 5 punti in 5 anni, di come sostenere i livelli di reddito di chi momentaneamente perde il lavoro anziché tutelare il posto di lavoro esistente o le imprese inefficienti, di come liberare le potenzialità di crescita, lavoro e creatività dei giovani e delle donne, di come ridare alla scuola e all'università il ruolo di volano dell'emancipazione sociale delle nuove generazioni.

Il tasso di disoccupazione giovanile ha toccato ormai il 37% ed il 28% di giovani fra i 15 e i 24 anni emigrano per l'assenza di prospettive che possano garantir loro un futuro. Sono numeri drammatici! Sono numeri che parlano di speranze deluse e di sacrifici vanificati. Perché puntare sull'istruzione se poi si avrà una possibilità su tre di rimanere disoccupato o sotto-occupato? L'occupazione dei giovani è stata sin dall'inizio uno dei temi portanti delle proposte di FARE. Una voce, quella di FARE, che si diffonde nei circoli, nei gazebo e nei social media, perché TV e carta stampata sono vittime (consenzienti) della bulimia mediatica dei soliti noti protagonisti dell'attuale declino dell'Italia, e di alcuni improbabili guaritori.
L'ingessatura del mercato del lavoro riduce fortissimamente l'offerta lavorativa e la capacità di assumere giovani promettenti. Ma soprattutto si è fermato il principale ascensore sociale e motore economico, quello costituito dalla competenza e dal merito. Questi due grandi motori, che funzionano molto bene nei paesi dove i nostri giovani emigrano e trovano lavoro e soddisfazione, sono stati bloccati dai lacci dei gruppi di interesse e da quei partiti politici che, eliminando la competizione, proteggono chi ha un lavoro, a danni di chi un lavoro non lo ha.
Cosa si dovrebbe fare? Licenziare per far posto ai giovani? Licenziare no, ma ristrutturare e riconvertire è possibile. Una "employment review" in cui si misuri con chiarezza quali sono le necessità, se esse vengono coperte, se le abilità di chi è già impiegato non siano necessarie in altre posizioni e magari con altre retribuzioni. Perché un giovane promettente dovrebbe rimanere disoccupato, mentre un adulto ormai demotivato rimane in una posizione che richiede ben altro impegno? FARE propone una società aperta, che premi il merito e la capacità, una società in cui i nostri giovani siano in grado di sviluppare i propri talenti.
Il ciclo di incontri si concluderà lunedì 18 febbraio con l'evento intitolato "I GIOVANI E IL LAVORO CHE NON C'E'" promosso per approfondire specificamente le tematiche del lavoro giovanile. L'incontro si terrà a Dueville, presso il Teatro Businelli, con la partecipazione di Sandro Brusco, Professor and Chair at Economics Department, Stony Brook University - New York, uno dei sette fondatori di FARE per Fermare il declino.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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