LAV Bassano sulla questione lupi: "Sembra ci sia invasione ma non è così"
Martedi 20 Giugno 2017 alle 09:47 | 1 commenti
La questione "lupi" presenta continui sviluppi spesso controversi. In Consiglio Regionale Veneto è stata recentemente approvata una mozione di rinuncia al Progetto Europeo LIFE WolfAlps pensando sia la soluzione migliore per salvaguardare gli interessi di allevatori e malgari . Se questa mozione produrrà i suoi effetti, la Regione Veneto dovrà rinunciare ai finanziamenti europei stanziati dal progetto Life WolfAlps per la prevenzione dei danni imputati ai lupi, inoltre dovrà chiedere al Governo nazionale di attuare un piano di "gestione e contenimento del lupo" che non esiste, non è mai stato presentato né messo in discussione ad alcun livello politico, la gestione e il contenimento rappresentano solamente l'illusione dei politici regionali che cavalcano e rinfocolano le paure dei cittadini per loro esclusivo tornaconto elettorale.
L'unico piano in discussione, ma non ancora approvato, è il "Piano di conservazione e gestione del lupo in Italia". Nessun riferimento quindi al contenimento sul quale tutte le regioni, con l'esclusione di Toscana e provincia di Bolzano, si sono già espresse contro ogni ipotesi di uccisione dei lupi.
Qual è l' esatta stima di quanti lupi circolino sulle nostre montagne? A sentire i demonizzatori dei lupi sembra ci sia un'invasione, mentre secondo i dati del progetto Life WolfAlps della Regione Veneto, che si è voluto chiudere, attualmente ci sono solo tre esemplari nell'altopiano. Di che specie sono? Ci sono forse anche cani inselvatichiti? Il monitoraggio sull'Altopiano lupi/randagi non è attendibile e, anche per questo, la mozione il Regione Veneto sembra affrettata e mal congegnata. Ora alcuni episodi di sparizioni e uccisioni di animali portano a pensare che il lupo sia arrivato anche sul Grappa.
La LAV segue con interesse tutte le proposte in atto; e se anche a causa di una antica cultura il rapporto uomo/lupo è sempre stato problematico, la comparsa di qualche lupo, sull'Altopiano e sul Grappa è strettamente legata alla presenza di animali d'allevamento (ovini, bovini) e selvatici (in particolare mufloni, caprioli) i quali dimorano stabilmente e occasionalmente sui nostri rilievi. L'espansione delle attività umane, compresa la caccia montana, è volutamente assidua oltre che particolarmente invasiva, ma ci sono dei limiti, almeno ambientali, da rispettare.
E' necessario mitigare il clamore artificiosamente montato sulla presenza del lupo in Altopiano, per cui la LAV raccomanda come prima cosa di fermare l'abbandono di cani di famiglia e da caccia, (ricordiamo che l'abbandono è un reato punibile dalla Legge Italiana) fatti che accadono, specialmente ora con la stagione vacanziera. Secondo stime LAV, sono 600 mila i cani abbandonati, randagi e inselvatichiti che vagano in Italia. Qualcuno di essi si trova anche sull'Altopiano e anche sul Grappa. I cani randagi risultano essere più aggressivi dei lupi, in quanto confidenti con l'uomo, mentre il lupo (Italicus) lo teme. L'eventuale accoppiamento tra cani e lupi fa nascere l'ibrido, che non conosce le regole del branco. Inoltre, un branco di veri lupi, che non è mai numeroso, "punta" un solo animale di un gregge, mentre un branco di cani ibridi e/o randagi, che può essere numeroso, fa strage del gregge, perché non sa come organizzarsi. Quindi, il problema "lupi" comprende anche i frequenti abbandoni di cani.
Infine è fondamentale ricordare che esistono numerose misure di prevenzione delle predazioni imputate ai lupi. Per gli allevatori si tratta solo di impegnarsi ad attuarle, prima lo faranno, prima i loro danni diminuiranno. Oramai il lupo è ritornato a popolare i territori dai quali era stato allontanato dall'uomo, bisogna prenderne atto, anche considerando che nessuno potrà mai ucciderlo o allontanarlo. In fin dei conti tutta la "questione lupo" rappresenta esclusivamente un mutamento delle condizioni di mercato per gli allevatori i quali, come qualsiasi altra azienda, dovranno semplicemente adattarsi, chi prima lo farà risulterà poi vincente.
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datati 1955/56 quando molti non erano ancora nati! Io, durante la gestione Dalla Carbonare-Gasparin, ho condotto, avgviato e gestito la Curva Azzurra di cui nessuno nemmeno si ricorda. IL calcio per i Giovani. Purtroppo ora tutto viene trasformato in .....partitologia...Cosa centra il Lane con il pestaggio, cosa c'entra il Calcio, col razzismo! Perché i politici, non stanno alla larga dallo Sport, dal Calcio e dagli Stadi che sono in ultima analisi PROPRIETA COMUNALI! Amen.