Latte, Negretto: inaccettabile proposta Assolatte di pagare il latte 35 centesimi
Martedi 17 Novembre 2015 alle 21:34 | 0 commenti
Confagricoltura Vicenza
Un centinaio di litri di latte, yogurt e formaggi della cooperativa Lattebusche sono stati distribuiti oggi in piazza Garibaldi a Padova, dove è ripartita la protesta del latte dopo il fallimento del tavolo convocato a Roma dal ministero tra associazioni agricole, industria e grande distribuzione. Oltre 300 gli allevatori arrivati da tutto il Veneto per chiedere un giusto prezzo del latte alla produzione, oggi inferiore a 35 centesimi al litro.
Alla protesta, promossa da Confagricoltura e Cia, ha partecipato una delegazione di allevatori vicentini di Confagricoltura, capeggiata dal presidente Michele Negretto.
Dopo aver reso omaggio alle vittime francesi della strage di Parigi con le note della Marsigliese,  gli allevatori veneti non hanno mancato di far sentire la loro pacifica protesta nei confronti della Lactalis, il colosso francese dell’industria lattiero-casearia che sta imponendo ai produttori una remunerazione del latte inferiore al costo di produzione.
"Abbiamo distribuito prodotti della cooperazione come protesta simbolica contro l'industria di trasformazione e grande distribuzione – spiega il presidente Negretto -, che fissano prezzi del latte insostenibili per gli allevatori. Vogliamo sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza delle stalle italiane, perché con loro morte soccomberebbe tutta la filiera. Le stalle nel Veneto sono 3.500 e producono più di 10 milioni di quintali all’anno. Da un corretto rapporto con l'industria di trasformazione dipende il loro futuro. Non possiamo accettare 35 centesimi al litro, per poi vedere il latte fresco nei supermercati venduto ad un euro e mezzo. Inoltre va ricordato che nel nostro Paese si produce soltanto il 65% del fabbisogno nazionale: importiamo 85 milioni di quintali e ne produciamo 110 milioni".
La settimana scorsa, al tavolo delle trattative convocato dal ministro Maurizio Martina, l'industria lattiero-casearia, rappresentata da Assolatte, ha offerto 35 centesimi. Troppo poco, in quanto si resterebbe nettamente sotto il costo di produzione, che si calcola intorno ai 40 centesimi.
"Un settore strategico come quello lattiero-caseario non può essere sottoposto alla volontà dominante di un solo gruppo industriale, Lactalis – chiarisce Negretto -, che dopo aver conquistato i grandi marchi nazionali come Parmalat, Galbani, Invernizzi e Locatelli, è diventato la prima industria italiana del settore detenendo un terzo del mercato nazionale del latte a lunga conservazione: il 34% della mozzarella, il 37% dei formaggi freschi e quasi il 50% della ricotta. Chiediamo che vengano difese le nostre produzioni, con regole nel segno della qualità e del giusto prezzo".
Alla manifestazione sono intervenuti anche l'assessore regionale all'agricoltura Giuseppe Pan e i consiglieri regionali Cristina Guarda (gruppo Moretti), Graziano Azzalin, Piero Ruzzante e Francesca Zottis (Pd).
“Il latte oggi viene pagato meno di vent’anni fa – ha detto l'assessore Pan, sfilando in corteo con i trattori dei produttori di latte per le vie del centro cittadino. -. Così facendo la grande industria e le regole europee stanno condannando a a morte migliaia di produttori. Come Regione siamo al lavoro, ma abbiamo bisogno che il governo faccia la propria parteâ€Accedi per inserire un commento
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