Quotidiano | Categorie: Architettura

L'atrio di Palazzo Brera a Milano riqualificato grazie alla Rigoni di Asiago

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 28 Ottobre 2015 alle 13:32 | 0 commenti

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Rigoni di Asiago 

Si sono conclusi i lavori di restauro dell’Atrio dei Gesuiti, il nucleo più antico del Palazzo di Brera di Milano, che un tempo ne costituiva l’accesso principale. L’intervento di recupero è stato realizzato grazie al contributo della Rigoni di Asiago, in collaborazione con il Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo. L’azienda veneta, specializzata nella produzione biologica di miele e confetture in Italia e in Europa, ha sostenuto l’intero finanziamento dell’intervento di restauro, restituendo a Brera e a Milano uno degli angoli più rappresentativi del Complesso Monumentale.

 

L’Atrio dei Gesuiti era l’ultima parte che necessitava di un profondo recupero per ristabilire l’equilibrio e l’armonia complessiva del Palazzo, noto in tutto il mondo per la sua prestigiosa Accademia di Belle Arti, per la Pinacoteca e per la Biblioteca Nazionale Braidense.

 

L’inaugurazione si è svolta ieri, mercoledì 28 ottobre 2015, alla presenza di Andrea Rigoni, Amministratore Delegato di Rigoni di Asiago, Sandrina Bandera, Direttore del Polo Museale regionale della Lombardia, James M. Bradburne, Direttore della Pinacoteca di Brera e della Biblioteca Nazionale Braidense, Enrico Bressan, Presidente di Fondaco e Aldo Bassetti, Presidente degli Amici di Brera.

 

Andrea Rigoni ha dichiarato: «E’ la nostra prima esperienza a supporto di un delicato progetto di restauro e siamo felici di aver contribuito a ridare alla struttura e ai preziosi monumenti di Palazzo di Brera il loro originario splendore. Con questa iniziativa di Responsabilità Sociale d’Impresa vogliamo essere riconoscenti verso un monumento simbolo di Milano, convinti che le aziende abbiano il dovere di restituire al territorio quello che il patrimonio culturale dell’Italia ci offre in termini di bellezza e notorietà nel mondo. I positivi risultati conseguiti ci spingono a valutare una continuità nell’impegno. Ringrazio infine tutti coloro che hanno reso possibile questo progetto, dalle maestranze ai tecnici, ai dirigenti della Soprintendenza, a Fondaco, che ne ha coordinato i lavori e la comunicazione e gli Amici di Brera».

 

Particolare soddisfazione è stata espressa da Enrico Bressan, Presidente di Fondaco Srl, «per aver portato a Milano, durante Expo, in uno dei punti nevralgici della cultura milanese e non solo, una delle aziende fiore all’occhiello dell’imprenditoria veneta e per aver concluso i lavori entro la data stabilita e a regola d’arte».

 

 

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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