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L'Agedo vicentina: Associazione Genitori di Omosessuali

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 9 Giugno 2013 alle 11:31 | 0 commenti

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Di Rosalia e Anna Francesca per la rubrica autogestita Vita gay vicentina 

Siamo Rosalia e Anna Francesca, mamme di due splendidi figli di cui siamo molto orgogliose: Lele appena laureato e Giulio giovane imprenditore. Siamo entrambe "molto giovani" come agedine perché Rosi è entrata nell'Agedo (Associazione Genitori di Omosessuali n.d.r.) all'inizio dell'anno scorso, mentre Anna Francesca si iscritta qualche mese più tardi.

Entrambe siamo state accolte da Elena de Rigo di Conegliano, che fa parte di quest'associazione da molti anni e che da sola è stata "un'attivista" indomita. Possiamo dire che entrambe abbiamo un'inclinazione per l'associazionismo e da quando abbiamo conosciuto l'Agedo abbiamo trovato "naturale" aderirvi con tutte noi stesse, perché per un figlio "si fa questo e altro". Abbiamo provato sulla nostra pelle, o meglio sulla pelle dei nostri figli, cosa vuol dire:
- essere oggetto di scherno alle medie e alle superiori e il conseguente isolamento dei nostri ragazzi dal gruppetto dei giovani del paese, perché non rientravano in certi "ruoli ben definiti" come giocare a pallone o con le bambole, giocare con i maschi o con le femmine; ciò ha indotto i nostri figli a provare disagio, pensieri e sentimenti sempre più pessimistici, in un momento così delicato della crescita come l'adolescenza.
Noi amiamo i nostri figli e li abbiamo accolti da sempre e da subito così come sono, abbiamo pensato di stare al loro fianco nel combattere le loro battaglie, perché i loro diritti venissero riconosciuti.
In questi mesi siamo state presenti su più fronti, cercando:
-di conoscere i gruppi di giovani omosessuali e transessuali come "arcilesbica"- "arcigay", "Delos", "Tondelli" presenti nel Veneto, specie a Vicenza, Bassano, Castelfranco, Padova, Treviso, incontrando ragazzi seri e apprezzabili, con le stesse aspirazioni dei nostri figli circa lo studio, il lavoro, l'amore, la famiglia, la vita di coppia, ecc.;
-di sostenere e affiancare i suddetti gruppi nelle loro iniziative, partecipando al Pride di Bassano con l'Associazione glbt Tondelli e fornendo il nostro piccolo apporto al Comitato organizzatore del Pride di Vicenza;
- di affiancare nel campo educativo le associazioni glbt nei dibattiti nelle scuole, secondo i progetti presenti in Agedo;
-di ascoltare e comunicare le nostre esperienze ad altri genitori che hanno scoperto da poco l'omosessualità o la transessualità dei loro figli e hanno difficoltà ad accettarla;
-di incontrare alcune mamme della provincia di Vicenza che si sono rivolte a noi per "un sostegno" nel percorso di accettazione del figlio/a;
Siamo state presenti:
-con materiale divulgativo a tema come libri e DVD riguardanti l'Agedo e il rapporto famiglia-figlio/a, come è accaduto l'estate scorsa per alcune sere al Pride Village di Padova;
-nella ricerca di interlocutori del settore pubblico impegnati in ruoli di carattere educativo-giovanile, come assessori alla pubblica istruzione, alle politiche giovanili ecc., per divulgare attraverso dibattiti atteggiamenti sempre più antiomofobi;
-nei comitati nel territorio veneto per la stesura di un documento condiviso per la richiesta dei diritti inalienabili di ogni cittadino, come l'approvazione della legge contro l'omofobia, il diritto alla coppia di fatto omosex o etero e l'adozione;
-in tavole rotonde presso librerie conosciute come: Caffè libri di Bassano, Piccola Libreria Andersen di Marostica per la divulgazione di libri del settore;
-con lo sportello ascolto telefonico che mette in comunicazione immediata i genitori e l'Agedo, gestito da anni da Elena De Rigo.
Abbiamo capito in questi mesi quanto sia bello e importante affiancare i ragazzi nella rivendicazione dei propri diritti e che soprattutto i giovani trovino sempre più genitori pronti ad accettarli ed amarli per quello che sono: figli DIVERSI fra loro, ma UGUALI nelle aspirazioni.
Auspichiamo che Agedo cresca anche qui in Veneto come in altre regioni d'Italia, creando attorno a sé un gruppo sempre più numeroso di genitori con ruoli diversi, chi in prima linea, chi nelle retrovie, ma sempre di "sostegno" ai propri figli e non di "rifiuto". Sono ancora troppi gli ostacoli da abbattere qui in Italia, a differenza di molte nazioni europee e internazionali.
I nostri figli hanno subito molte discriminazioni a causa del loro orientamento sessuale; l'Agedo si è costituita all'inizio proprio per eliminare i pregiudizi radicati nelle famiglie che portano alla non accettazione del figlio/a e si estendono al mondo della scuola, sia nei piccoli centri che nelle grandi città; quest'anno l'associazione festeggia i vent'anni e per l'occasione ha invitato a Milano la mamma di Kato Kisulo, giovane vittima dell'omofobia in Uganda. Finché si verificheranno fatti gravi come le persecuzioni e le uccisioni omofobe, l'Agedo continuerà ad esistere. La sua forza sono i genitori che la compongono e che si prodigano gratuitamente per una società più equa nei confronti di tutti i cittadini gay, trans ed etero.
Il numero degli iscritti è determinante per il successo degli obiettivi, in quanto l'azione deve essere capillare per essere incisiva, prima in ambito locale e poi in quello nazionale.
Nell'associazione non vengono imposti compiti, ognuno fa quello che può e che si sente di fare. L'importante è esserci come genitori a fianco dei nostri figli; nell'associazione vi sono anche simpatizzanti che cooperano attivamente. Agedo smetterà di esistere quando avremo ottenuto in Italia tutti i diritti che spettano ai nostri figli, persone "uguali" a tutte le altre.


Vuoi contattarci?
AGEDO (Associazione Genitori di Omosessuali)
[email protected]
www.agedo.org  
Sede nazionale: Milano tel. E fax: 02-54122211 giovedì dalle 15 alle 17.30
Per il Veneto: Elena - Conegliano 0438-24969 (presente a Vicenza-Bassano-Conegliano)

 

(Da VicenzaPiù n. 254 sfogliabile comodamente dagli abbonati online)


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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