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L'assessore Giuliari autoridottosi a portavoce dei suoi uffici

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 19 Ottobre 2011 alle 23:18 | 0 commenti

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Il Movimento degli sfrattati accusa il comune: "invece di sistemare persone bisognose nei propri appartamenti sfitti, le colloca a proprie spese in albergo. E nessuno dei progetti presentati dall'assessore e finanziati riguarda l'emergenza abitativa anche se da Cariverona ha ricevuto 2.500.000 euro!"

Di Movimento degli sfrattati c/o Sunia (Rubrica VicenzaPiù libera, su VicenzaPiù n. 221 e BassanoPiù n. 2)

La gestione di un assessorato é fatta di alcune scelte e decisioni politiche e di altre tecniche. Le prime spettano all'assessore e, in casi particolari, alla giunta comunale, le seconde agli uffici assessorili. Così dice la legge. Nell'assessorato con titolarità Giovanni Giuliari, le cose sono sconvolte: gli uffici fanno sia il tecnico che il politico. E l'assessore? E' una specie di portavoce degli uffici. Nei nostri incontri, a fronte di questioni complesse da noi poste, egli concludeva gli incontri con la fatidica frase "..gli uffici così ritengono".

Nell'ultimo incontro, alla presenza dei rappresentanti nostri e di altri sindacati degli inquilini e associazioni dei proprietari, dopo circa tre ore di discussione nella quale l'assessore era stato una comparsa mentre protagonisti erano i vertici della struttura assessorile (quattro persone), a fronte della sostanziale contrapposizione fra noi e gli uffici egli, avendo lasciato a dirigenti e funzionari dare risposte politiche a problemi politici, chiudeva dicendo che la posizione dell'assessore é quella degli uffici. Cioè Giuliari faceva il portavoce di direttore e funzionari.
Una parte degli assistenti sociali che hanno il compito delicatissimo di ricevere gli sfrattati e le famiglie in emergenza abitativa e dar loro una risposta risolutiva, agisce, non ripresi nonostante le nostre segnalazioni, in libertà perché non c'é una direttiva sulle indicazioni alle quali essi debbano attenersi. Ci vogliono tatto e sensibilità nell'accogliere le famiglie sfrattate, che fino a pochi mesi prima avevano un lavoro, un reddito, una condizione di autosufficienza e poi sono precipitate nella povertà per la chiusura dell'azienda dove lavoravano e per la cassa integrazione.
A queste famiglie, che sono vittime e chiedono casa, gli assistenti per la gran parte dicono che non ci sono né soldi né case (vedremo che non é vero) oppure (in un caso) invitano moglie e figli a tornare in Pakistan salvo rientrare poi in Italia (come se questo Stato fosse dietro l'angolo) mentre per il marito c'era il dormitorio pubblico. Oppure consigliano gli sfrattati di cercar casa rivolgendosi ad agenzie immobiliari sparpagliate per la provincia raccontando loro la bugia che in quei comuni i proprietari, prima di stipulare il contratto di locazione, non chiedono due buste paga. Ma non é così. E' un evidente tentativo di disseminarli per la provincia "scaricando" della "grana" il loro ufficio.
Nuclei con padre e madre disoccupati vengono invitati a cercarsi un lavoro e ad affittarsi una casa: il comune darà fino a 1.500 € per corrispondere il deposito cauzionale.
Ma in provincia di Vicenza, dove ci sono stati 3.200 licenziamenti da gennaio ad agosto di quest'anno e la cassa integrazione ha subito una impennata, trovare un posto di lavoro é assai difficile ed i proprietari - in tutta la provincia - prima di sottoscrivere un contratto di locazione voglio vedere le ultime due buste paga, salvo verificare la situazione in azienda. In una situazione occupazionale del genere, queste proposte hanno un vago senso
Ma, oltre alle gravi carenze nell'accoglienza e nell'impegno per trovare una soluzione vi sono le imperdonabili bugie. E due di queste, fondamentali, su cui entriamo in dettaglio di seguito, sono che "non ci sono soldi" e che "non ci sono case". Bugie. Sulla prima bugia anticipiamo rispetto a VicenzaPiu.com che, ad esempio, l'assessorato alla pace, famiglia, servizi sociali ed abitativi ha ricevuto dalla fondazione Cariverona 2.500.000 euro. Ma nessuno dei progetti presentati dall'assessore e finanziati riguarda l'emergenza abitativa. Cioé per gli sfrattati sono stati rifiutati. Sulla seconda bugia "l'anteprima" è che l'Amcps, che gestisce gli immobili comunali, ha redatto un elenco di 131 alloggi di proprietà comunale sfitti: via, piano, interno, accessori...

 

Nota allegata

I° BUGIA DEL COMUNE DI VICENZA: NON CI SONO SOLDI
A] Abbiamo depositato lo scorso gennaio in comune le nostre proposte di modificare il bilancio preventivo comunale 2011 per ridurre alcune poste e ricavare così nuove risorse per l'emergenza abitativa. Nessuna risposta, nessun fatto.
B] La legge consente al comune di maggiorare del due per mille l'ICI sulle abitazioni sfitte da più di due anni. A Vicenza -secondo i dati dell'Osservatorio comunale sulla casa- ci sono oltre TREMILA alloggi sfitti, dei quali la maggior parte da oltre due anni. Perchè non è stata attuata la maggiorazione?
C] L'assessorato alla pace, famiglia, servizi sociali ed abitativi ha ricevuta dalla fondazione Cariverona 2.500.000 €. Ma nessuno dei progetti presentati dall'assessore e finanziati riguarda l'emergenza abitativa. Cioé per gli sfrattati sono stati rifiutati. Qualcuno ci ha raccontato un'ennesima bugia: per gli sfrattati c'é il finanziamento del progetto "housing sociale" , cioé 250/400 €/mese di canone per famiglie in cassa integrazione con 6/700 €/mese per vivere. Alla faccia!!!
D]Questo assessorato, a differenza degli altri, non ha subito tagli nel bilancio di previsione 2011

II°BUGIA DEL COMUNE DI VICENZA: NON CI SONO CASE
1] L'AMCPS, che gestisce gli immobili comunali, ha redatto un elenco di 140 alloggi di proprietà comunale sfitti.
Come riportano gli elenchi delle AMCPS (aggiornati al settembre 2011), che pubblicheremo integralmente sul prossimo numero di Vicenza Più oltre 20 alloggi sono liberi ed assegnabili da oggi

III° BUGIA: GLI ALLOGGI COMUNALI SFITTI POSSONO ESSERE ASSEGNATI SOLO A CHI E' IN GRADUATORIA PER UN ALLOGGIO PUBLICO
E' grave errore sostenere, come fanno in c.trà S. Rocco, che le abitazioni comunali gestite dalle AMCPS sono riservate alla edilizia pubblica. Non c'è alcuna fonte né di legge né di delibera comunale che affermi ciò.
E' invece vero che il comune di Vicenza, come finalizza degli alloggi all'assegnazione E.R.P. (Edilizia Residenziale Pubblica) altrettanto può modificare tale destinazione da edilizia pubblica in emergenza abitativa, cioè -attualmente- sfratti

Ma le bugie non sono senza conseguenza.
I vertici amministrativi dell'assessorato di Giuliari, con decisione tutta politica hanno stabilito che per gli sfrattati non ci possono essere altro che i 75 appartamentii, a ciò destinati<. tutti occupati.
In conseguenza di questo "colpo di sole" le famiglie sfrattate non vengono poste nelle case di proprietà comunale sfitte (20 da oggi disponibili) ma in albergo al costo di 2400 €/mese per famiglia.
E ciò per un puntiglio ideologico degli uffici assessorili che pagano i loro pregiudizi non di propria tasca ma con i soldi del contribuente vicentino.
Il Sunia, sulla base delle proprie conoscenze dirette, confrontando il numero di famiglie "albergate" con la durata, della permanenza (vi sono famiglie in albergo da oltre cinque mesi), ha calcolato che da gennaio 2011 ad oggi il comune di Vicenza ha buttato dalla finestre circa 50.000 € dei vicentini. Buttati non per aver dato un tetto agli sfrattati ma perché avrebbe potuto farlo senza spesa, utilizzando la case disponibili gratuitamente, ed in condizioni più umane
In albergo una famiglia vive male. Le stanze sono assai strette, non si può cucinare, non c'é una tavola attorno alla quale la famiglia possa riunirsi nè dove i figli possano fare i compiti scolastici. I cibi vengono consumati sui comodini e bisogna pietire il favore di amici che consentano la cottura degli alimenti. Diversamente ci sono i panini: anche per i bimbi di 2-3 anni.

Voi che leggete pensate ai Vostri figli o nipoti, se li trattereste in questo modo!


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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