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L'arbitro e il Pescara costringono il Lane all'ennesimo pareggio: cronaca, pagelle, interviste

Di Alberto Belloni Sabato 26 Settembre 2015 alle 19:42 | 0 commenti

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Non c'è il pubblico delle grandi occasioni al Menti, La partita si apre con un gran tiro di Galano da fuori area al 4', parato di ginocchio da Fiorillo. Subito dopo buona occasione in area per Cocco che non ne approfitta. Al 6' colpo di testa di Raicevic alto. Al 10' ci prova da lontano Giacomelli ma il tiro non prende il giro giusto. All'11' Torreira stende Giacomelli in girata e il signor Pezzuto assegna il penalty.

Il fantasista tira comunque un orribile rigore proprio sul portiere e il risultato resta in parità. La gara si snoda su ritmi che potremmo chiamare eufemisticamente blandi ed è soprattutto sulla sua fascia destra che il Vicenza fatica ad imprimere velocità al gioco. Sia Laverone che Galano, infatti, appaiono imballati. Al 30' grandissima occasione per il Pescara con Lapadula che sul filo del fuorigioco si presenta da solo davanti a Vigorito, che salva in uscita un gol quasi fatto. Al 35' su punizione salla sinistra di Galano, svetta Raicevic ma la sua zuccata va sopra al montante. Al 40' su cross di Galano, colpo di testa di El Hasni e Fiorillo riesce ad anticipare Cinelli. Al 41' quasi gol per il Vicenza, dopo un cross di Vita arrivano prima Raicevic e poi Galano ma la palla non vuol saperne di entrare. Vanno ancora vicini al gol gli abruzzesi a tempo quasi scaduto quando Cocco appoggia per Torreira il cui missile esce a fil di palo. Intervallo e si riparte, ma il tema tattico non cambia.

Al 46' sontuosa giocata di Giacomelli che mette in mezzo per l'accorrente Vita che però non riesce a far meglio che sparare su Fiorillo. Ma al 49' il Vicenza passa: Raicevic raccoglie un pallone al limite dell'area e in semitorsione lascia partire un fendente micidiale che si insacca alla sinistra del portiere biancazzurro. Al 66' però il Pescara pareggia. anche se in modo rocambolesco: su un cross di Zampano, Lapadula frana su Vigorito (il pescarese tocca forse con la mano) il portiere si lascia sfuggire la palla, che entra lemme lemme oltre la linea di porta. L'irregolarità sembra evidente e potrebbe essere addirittura doppia... L'arbitro è come Stevie Wonder e indica il dischetto di centrocampo, nonostante le vibranti proteste dei biancorossi e del pubblico. Raddoppia a questo punto il Pescara: la giocata parte da Verre che allarga su Memushai il quale ha il tempo di prendere la mira e far secco Vigorito sulla sua destra. Il Lane si innervosisce e all'89' Laverone commette un fallo evidente da dietro su Torreira: il Vicenza finisce in 10. Pochi secondi e dopo un probabile fallo da rigore subìto da Torreira in area berica, Mamushai perde la testa e rimedia pure lui un cartellino rosso, ristabilendo la parità in campo. Ma al 50', a tempo praticamente scaduto, ancora Torreira interviene su Modic proiettato in area e l'arbitro fischia la seconda punizione dagli 11 metri, anche stavolta su un'irregolarità non proprio nettissima. Si incarica dell'esecuzione Gatto, il quale mette un gran bolide sotto la traversa. Ed è 2-2... Neanche il tempo di posare la palla al centro e l'inguardabile signor Pezzuto chiude le ostilità, beccandosi un uragano di fischi come al Menti non si sentiva da molto tempo.

 

LE INTERVISTE

ODDO: “SAREBBE STATA UNA VITTORIA RUBATA”. MARINO: “NON SIAMO FORTUNATI”

Oddo: “La mia squadra ha fatto una partita pessima. Abbiamo avuto l'occasione di portare via i tre punti ma se avessimo vinto qui avremmo rubato la partita. Direi che il pareggio, per come è andata la gara, è un risultato che ci sta... “

Marino: “Sono contento di come ha giocato la mia squadra, facendo la partita. Non voglio parlare degli assenti perchè sarebbe comunque non rispettare chi ha giocato oggi. Certo che non siamo nemmeno troppo fortunati...”

Modic: “Il nostro gruppo è forte e ci crede sempre fino all'ultimo. La partita l'abbiamo tenuta in pugno noi, purtroppo alla fine ci mancano nuovamente due punti.”

Gatto: “Altri due punti persi. La fortuna non ci dice bene, anche per gli infortuni, viste anche le botte prese oggi da Urso e Vita. Il rigore mi sentivo di calciarlo, ho chiesto a Giacomelli e lui mi ha dato l'ok.”

Giacomelli: “Sul rigore sbagliato ho calciato come volevo fare, forte e centrale. Ma i suggerimenti di Cocco al suo portiere sono stati decisivi. Penso che ci siamo dimostrati superiori al Pescara ma purtroppo anche stavolta lasciamo due punti agli altri.”

Raicevic: “Due punti buttati dovuti ad episodi e ad un arbitraggio negativo. Abbiamo però raddrizzato la gara grazie alla forza del collettivo. Per me una grande soddisfazione personale per la standing ovation con cui il pubblico ha salutato la mia uscita. Mi fa piacere sia riconosciuto il mio impegno in campo, al di là dei gol...”

 

LE PAGELLINE

MOGLIORI IN CAMPO D'ELIA E RAICEVIC. ANCORA IN OMBRA LAVERONE E GALANO

Vigorito 6,5: due o tre interventi pregevoli a baluardo della sua porta e nessuna responsabilità sui gol subìti, visto che sul primo appare evidente che è stato ostacolato in modo molto dubbio. Resta il dubbio che l'uscita sulla quale il Pescara pareggia, al di là dell'impatto, sia stata un po' molle...

Laverone 5: lo stato ottimale di forma tarda ad arrivare ma vista l'importanza strategica del Soldatino in questa squadra non c'è che da attenderlo. Per il momento, poca spinta sulla fascia, poca incisività e un cartellino rosso segnale di un certo nervosismo.

Sampirisi 7: il Pescara aveva davanti bocche da fuoco di non poco conto ma la coppia centrale del Vicenza ha fatto argine in modo adeguato. Mario, nel ruolo inusitato di centrale, sta brillando assai di più che da laterale. Una bella sorpresa...

El Hasni 7: dopo tante critiche ad inizio stagione, il francesino ripete la buona prestazione di sabato scorso, mettendo la museruola sia a Cocco che a Caprari. Se una rondine fa primavera, il Lane trova così una valida pedina in più nella sua disastrata retroguardia.

D'Elia 7,5: probabilmente il migliore in campo, dopo una prestazione convincente in copertura e persino esplosiva quando si infila in progressione nella trequarti biancazzurra. Dai suoi piedi alcune iniziative che fanno venire i capelli bianchi a Oddo. Peccato solo che si dimentichi la diagonale dell'1-2.

Vita 6: una gara positiva, nella quale alterna il filtro a centrocampo ai tentativi di inserirsi tra le linee. Non sempre è preciso ed efficace ma la mole di lavoro che svolge in campo è impressionante. Paga un mezzo punto in meno per l'occasionissima che getta alle ortiche.

Urso 6: non si esprime allo stesso livello delle gare precedenti e poi becca una gomitata sul sopracciglio che lo costringe a rimanere negli spogliatoi, saltando la ripresa. Apprezzabile, come al solito, la sua grinta.

Cinelli 6,5: una gara di sostanza, nella quale tocca come al solito palloni in quantità industriale. Non sempre è preciso ma il suo contributo nella zona nevralgica del campo si fa sentire, eccome.

Galano 5,5: ancora sottotono la prova dell'ex barese, che sembra una bomba sempre in procinto di esplodere ma poi la miccia si spegne tristemente. Chiaramente il giocatore rincorso da mezza serie B non può essere questo. Bisogna insistere e augurarci che la verve giusta arrivi in fretta.

Raicevic 7,5: questo ragazzo non finisce di stupire. Potrà non piacere agli esteti per certi suoi movimenti ineleganti, ma con la testa arriva dappertutto, sa controllare i palloni vaganti come pochi (mi ricorda in certi momenti il giovane Toni) e il suo gol è da cineteca. Nel confronto tra bomber surclassa il povero Cocco...

Giacomelli 6: croce e delizia. Alterna giocate funamboliche da vera ala (nonchè recuperi generosissimi in copertura) a gesti pasticcioni e insistite finezze che rallentano le ripartenze. Nel bilancio dare/avere, comunque, è uno che è sempre meglio avere dalla propria parte. Mezzo punto in meno per il penalty calciato in modo ignobile.

Modic 6: il mister lo mette a fare il playmaker e il golden boy ex rossonero distribuisce palloni con classe e raziocinio. Manca però lo spunto da dietro che al Vicenza, orfano di Raicevic, sarebbe servito come l'ossigeno. L'esordio, comunque, va archiviato come sufficiente.

Gatto 6,5: entra nella seconda parte della gara e nonostante sia evidente la sua voglia di far bene, non riesce ad incidere, dimostrando che il ruolo da prima punta non è precisamente quello per cui ha studiato al liceo del calcio. Contribuisce comunque all'arrembaggio finale e segna il rigore del pareggio

Pinato 5,5: il tempo a sua disposizione è poco, tuttavia il suo ingresso non sposta gli equilibri della gara. Visto l'indiscusso talento che possiede, deve migliorare l'impatto con la gara. Ma era un absolute beginner...

Marino 6,5: costretto ad improvvisare la formazione per la messe di infortuni con cui deve fare i conti, insiste su Raicevic ed ha ragione. I cambi sono stati forzati a causa di infortuni, per cui non gli restano grandi alchimie da fare. Il suo Vicenza resta così imbattutto dopo 5 gare.

Arbitro Pezzuto 4: una gara facile facile, riesce ad infiorare con errori a ripetizione, ben distribuiti da una parte e dall'altra. Quello riguardante la carica a Vigorito ha del clamoroso e determina il risultato della gara. E' però generoso nel secondo penalty fischiato a favore del Vicenza e sorvola su un fallo in area del Lane a tempo quasi scaduto, sul quale i biancorossi ringraziano la pochezza del direttore di gara e la Madonna di Monte Berico.

 

VICENZA – PESCARA 2 – 2 (p.t. 0-0)

Reti: 49′ Raicevic (V), 65′ Lapadula (P), 80′ Memushaj (P), 95' Gatto (V)

VICENZA (4-3-3): Vigorito; Laverone, Sampirisi, El Hasni, D’Elia; Vita (70′ Pinato), Urso (46′ Modic), Cinelli; Galano, Raicevic (63′ Gatto), Giacomelli. All.: Marino

PESCARA (4-3-1-2): Fiorillo; Fiamozzi, Fornasier, Zuparic, Zampano; Benali 76′ Mandragora), Torreira, Memushaj; Valoti (46′ Verre); Cocco (57′ Caprari), Lapadula. All.: Oddo

Arbitri: Pezzuto di Lecce.

Note: Ammoniti: D’Elia, Vita e Giacomelli per il Vicenza, Memushaj, Mandragora e Caprari per il Pescara. Espulso Laverone (V) al 90′ per gioco violento e Memushaj (P) al 91′, per doppia ammonizione. Angoli: 5-5. Recuperi:  1′ nel primo tempo, 5′ nel secondo tempo. Spettatori: 7580 (dei quali circa 200 provenienti da Pescara). Paganti 1191 per un incasso totale di circa 70.000 euro.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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