L'appello di Legambiente Vicenza che domani digiuna per la difesa del territorio
Mercoledi 25 Settembre 2013 alle 18:52 | 0 commenti
Aldo Prestipino Presidente Circolo Legambiente Parco Retrone Vicenza - Da diversi anni Legambiente indica come lo sconsiderato consumo di suolo sia una delle cause della precarietà del nostro territorio, della distruzione di terreno fertile, e un atto contro la bellezza del nostro Paese. Negli anni scorsi, decine di Associazioni nazionali e locali hanno dato vita a proteste assieme al Forum Nazionale Salviamo il Paesaggio.
E anche quest'anno a Festambiente Vicenza le Associazioni aderenti presenti sul territorio vicentino quali: Slow Food, CAI, Italia Nostra, Civiltà del Verde, Tutti in Bici, WWF, Arci, Lipu e Legambiente hanno ribadito nuovamente l'emergenza esistente in Veneto rispetto alla compromissione di paesaggi, distruzione di terreno fertile e sfregio alla bellezza, un esempio su tutti il nuovo tribunale di Vicenza.
La lista sarebbe lunga dei cantieri di strade quali Valdastico Sud, Valdastico Nord, Pedementona, Nuova Valsugana, Tangenziale Nord Est di Vicenza, poi la discarica di Marano Vicentino, Campi di Golf a Sarcedo, e poi progetti presentati come il Parco Tecnologico di Caldogno e le tangenziali relative, centri commerciali e altro. Quasi tutte queste opere sono dichiarate urgenti e "prioritarie", tutte "porterebbero sviluppo", tutte sono affidate a meccanismi di finanziamento che privilegiano interessi privati e comportano costi pubblici. Molte sono inutili, alcune sono doppioni, altre potrebbero essere sostituite dalla razionalizzazione delle infrastrutture esistenti. Tutte consumano terreno agricolo.
La questione è presente e nota a tutti i livelli: già nel Consiglio dei Ministri del 14/9/2012 Il Presidente del Consiglio Monti dichiarava che:" la superficie agricola in Italia, negli ultimi quarant'anni è passata da 18 a 13 milioni di ettari con una perdita pari alla somma dei territori di Lombardia, Liguria ed Emilia Romagna". Un cancro che avanza ogni giorno. In Veneto alla già pesante situazione esistente, continuano le cementificazioni e grandi e medie opere
Su questo tema è' partita a livello nazionale la #staffettadeldigiuno di Legambiente contro le opere inutili e il troppo cemento.
La forma di protesta segue la mobilitazione iniziata in Veneto da Don Albino Bizzotto, fondatore dei Beati i Costruttori di Pace, che ha denunciato con il proprio digiuno, forma di lotta pacifica ma anche molto vibrante, la follia dei 1000 km di nuove autostrade che rischiano di abbattersi sulla pianura più fertile d'Europa.
Per tale ragione Legambiente condivide il richiamo forte sollevato da don Albino Bizzotto con il suo digiuno a difesa del territorio e anche il Circolo Legambiente Parco Retrone di Vicenza giovedì 26 settembre dalle ore 8 e per le successive 24 ore aderisce alla staffetta del digiuno contro le grandi opere inutili e il troppo cemento.
Per tutta la giornata la sede del Circolo sarà aperta per chi volesse passare e confrontarsi come segno di appoggio alla mobilitazione.
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