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Lanzarin: per 2016 sostegno a coppie adottive, consultori e “Sportello Famiglia”

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 1 Gennaio 2016 alle 19:43 | 0 commenti

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Regione Veneto

La Regione Veneto ripensa la rete dei consultori familiari e lancia per il 2016 il progetto sperimentale dello ‘Sportello famiglia’, servizio di informazione e collegamento tra i servizi per far conoscere tutte le opportunità del welfare locale e nazionale e aiutare le persone ad orientarsi tra agevolazioni, bandi scadenze e adempimenti. Lo annuncia l’assessore regionale alle politiche sociali Manuela Lanzarin che nell’ultima seduta del 2015 ha portato all’approvazione della Giunta il provvedimento che rifinanzia l’attività dei 21 consultori familiari pubblici e dei 28 privati e traccia le linee guida dei nuovi progetti per il 2016.

“Attraverso le conferenze dei sindaci abbiano dato avvio ad un percorso di confronto con le amministrazioni comunali – spiega l’assessore – per attivare nelle diverse realtà del Veneto ‘sportelli famiglia’, intesi non come sportelli fisici, ma help desk virtuali a cui le famiglie possono rivolgersi con facilità per conoscere iniziative, opportunità, bandi, progetti attivati o in via di attivazione, servizi sociali e sanitari, scuola, formazione, università. Il nostro obiettivo è avvicinare i servizi ai cittadini, mettere in dialogo istituzioni, operatori e non profit e aiutare tutti a cogliere le opportunità offerte dal sistema di welfare”.

Per l’avvio sperimentale dello ‘sportello famiglie’ la Giunta regionale ha messo a disposizione 592 mila euro. Ha confermato inoltre il finanziamento di un milione di euro a favore dei consultori familiari delle 21 Ulss venete e destina 325 mila euro a rimborso delle attività svolte dai 28 consultori privati accreditati.

“Abbiamo inoltre previsto – sottolinea Manuela Lanzarin - la costituzione di un gruppo regionale di studio tra rappresentanti dei servizi consultoriali pubblici e privati per rivedere le linee guida dell’attività, alla luce delle novità legislative nazionali e regionali e dei continui cambiamenti sociali in atto. Sostegno alla genitorialità, educazione all’affettività e alla sessualità e prevenzione delle violenze di genere sono attualmente le aree di intervento prioritarie dei servizi dei consultori. Ambiti da potenziare, ma anche da verificare e ripensare tenendo conto delle nuove dinamiche familiari, del diffondersi di comportamenti a rischio e di fenomeni di esclusione sociale che interrogano con sempre maggior frequenza la rete dei servizi e sollecitano nuove forme di approccio integrato e multidimensionale”.

 

Sostegno alle coppie che desiderano adottare un figlio e percorsi di accompagnamento per le famiglie che hanno già adottato un bambino e per i minori adottati. La Regione dà così continuità al progetto “Veneto adozioni” impegnando 470 mila euro per il 2016 e il 2017 per un tris di azioni: i progetti territoriali coordinati dalle sette Ulss provinciali capofila delle 26 équipes consultoriali (300 mila euro), i corsi di informazione e sensibilizzazione per le coppie aspiranti all’adozione (30 mila euro) e il portale informatico www.venetoadozioni.it che fornisce tutte le informazioni utili agli aspiranti genitori adottivi e agli operatori (140 mila euro).

“Il Veneto ha creato un sistema di sostegno e accompagnamento per le famiglie che aspirano adottare un minore in Italia o all’estero e per le famiglie adottive e i minori adottati –sottolinea Manuela Lanzarin, assessore regionale al sociale – Con la delibera approvata a fine anno in materia di adozioni nazionali e internazionali (di prossima pubblicazione sul Bur) la Giunta regionale assicura continuità ai progetti territoriali e affida all’azienda Ulss 12 Veneziana il compito di formare e aggiornare gli operatori, monitorare le attività dei diversi progetti e coordinare l’attività di sensibilizzazione e informazione su cosa significa adottare un figlio e su come affrontare il percorso verso l’adozione”.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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