Lanzarin, Lega Nord: energia rinnovabile, approvato in commissione decreto legislativo
Giovedi 10 Febbraio 2011 alle 22:39 | 0 commenti
Manuela Lanzarin, Lega Nord - Nel pomeriggio di ieri si sono riuniti in forma congiunta i componenti dell'VIII e X Commissione per votare lo schema di decreto legislativo recante l'attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili. Tale decreto di fatto va ad abrogare le direttive 77 e 30 rispettivamente del 2001 e 2003.
Le due Commissioni permanenti della Camera dei Deputati hanno dato il via libera al decreto presentato dal Governo consapevoli della necessità di raggiungere l'obiettivo fissato dalla Comunità Europea che ha stabilito che gli Stati membri debbano produrre entro il 2020 il 17% energia elettrica ed il 10% di energia da adibire al settore di trasporto (biocarburanti, elettricità , benzina o diesel) entrambe derivanti da fonti rinnovabili.
«Con il via libera che abbiamo espresso ieri - commenta l'on. Manuela Lanzarin che ha fatto parte del comitato ristretto incaricato di seguire il provvedimento nel suo iter - pur con alcune e doverose osservazioni, abbiamo voluto dimostrare il totale impegno che deve essere posto per raggiungere questi obiettivi e la consapevolezza che la green economy rappresenta un punto importante per lo sviluppo del Paese. Un percorso tracciato che lentamente ma con costanza entrerà nel nostro quotidiano.
Lo abbiamo visto con il fotovoltaico come, grazie anche agli incentivi, c'è stata la disponibilità nell'investire su questa fonte rinnovabile. Con questo decreto viene confermata la politica degli incentivi e vengono in aggiunta posti i dovuti chiarimenti rispetto al grande utilizzo che si sta facendo delle aree agricole. È doveroso dare preferenza all'utilizzo di aree industriali dismesse, ad aree degradate o terreni da bonificare, a tetti di aziende, edifici pubblici ed abitazioni, preservando così i terreni agricoli.
In questa materia è poi da promuovere l'uso della tecnologia "a concentrazione" realizzata con know-how interamente Made in Italy e che necessita di uno sfruttamento minore di superficie rispetto alla tecnologia fotovoltaica basata sul silicio che arriva dall'Asia.
Un altro settore importante è quello rappresentato dalla produzione di energia elettrica da biomasse e biogas che interessa soprattutto il Nord Italia. L'intervento di potenziamento di questa fonte di energia va anche nella direzione di un utilizzo dei sottoprodotti delle produzioni agricole che contribuisce a risolvere l'annoso problema della direttiva sul tutela dei versamenti in falda di nitrati.
Su tutte le forme di energia rinnovabile deve essere posta la massima attenzione per evitare abusi e soprattutto l'utilizzo di sostanze che possano inquinare aria e suolo.»
Il provvedimento varato dall'Esecutivo nello scorso mese di novembre, prevede inoltre dei regimi di sostegno per la produzione di energia termica con contributi quinquennali in termini di riduzione delle tariffe di gas naturale. Grande attenzione poi è posta al settore idroelettrico che rappresenta una percentuale importante nel totale della produzione di energia rinnovabile, con la costruzione ed il ripristino di centrali idroelettriche.
Riguardo al regimi di sostegno per l'utilizzo delle fonti rinnovabili nei trasporti, le aziende che producono benzina o diesel, dovranno distribuire con progressivo aumento nel territorio anche biocarburanti e altri carburanti rinnovabili. Tale disposizione si inserisce nel percorso di contribuire alla riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra di almeno il 35%.
Il provvedimento pone poi una particolare attenzione alla certificazione energetica degli edifici (che dovrà essere indicata nei contratti di compravendita o affitto di edifici), nelle fonti da utilizzare negli edifici sottoposti ad esempio a ristrutturazione, nelle semplificazione delle procedure amministrative e nella qualificazione degli installatori.
Tra le osservazioni poste ieri dalle due Commissioni al Governo, è da sottolineare infine la richiesta di individuare degli obiettivi per le singole regioni e dei meccanismi premianti da una parte e sezionatori dall'altra a carico dei vari enti territoriali.
«Si tratta di un provvedimento molto importante - prosegue l'on. Manuela Lanzarin - non solo perché mette in campo tutti gli accorgimenti per raggiungere quel 17% posto dall'Unione Europea rendendo oltremodo il nostro Paese da una parte più autonomo nella produzione di energia e dall'altra più attivo nella riduzione di CO2, ma anche perché sappiamo che negli ultimi due anni dai dati GSE, il settore delle rinnovabile ha permesso a molte aziende di riconvertire la loro produzione dando così una boccata d'ossigeno all'economia.»
Il decreto ora tornerà al Governo dove verrà recepito con le osservazioni poste e verrà successivamente emanato con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
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