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Regione Veneto
La Regione Veneto ha deliberato l’impegno di spesa di 21 milioni di euro per il 2015 per la gestione del 793 nidi, micronidi e nidi aziendali che accolgono 24.481 bambini veneti da zero a 3 anni. E ha dato il via libera alla liquidazione di 11,7 milioni di euro, di cui 10,5 come prima tranche del pagamento dei contributi in conto gestione attesi per il 2014 e 1,2 milioni di contributi in conto capitale a beneficio di 19 strutture.

Ne dà notizia l’assessore al sociale Manuela Lanzarin, che nell’ultima seduta di giunta, ha portato la delibera ‘fuorisacco’ che impegna nel bilancio 2015 16 milioni di contributi regionali, a integrazione dei 5 milioni di trasferimenti statali garantiti dal Fondo nazionale per le politiche sociali. In totale per il 2015 i contributi pubblici per nidi pubblici, paritari e aziendali ammonteranno a 21 milioni di euro.

“Con la prima finestra di disponibilità di cassa che si è aperta in questi giorni – sottolinea Manuela Lanzarin – la giunta ha voluto mettere al centro la famiglia e i servizi per la prima infanzia destinando le risorse spendibili in via prioritaria al saldo del 50 per cento dei contributi in conto gestione 2014 attesi dalle le strutture pubbliche e private che accolgono neonati e divezzi sino ai tre anni e alla liquidazione di parte dei contributi in conto capitale per 13 nidi comunali e 6 strutture paritarie”.

“Siamo consapevoli dei ritardi e dell’insufficienza del finanziamento pubblico per garantire piena funzionalità ad un servizio essenziale per le famiglie e sollecitiamo il governo a investire di più per i servizi alla prima infanzia, in considerazione anche della virtuosità del modello veneto dove quasi due terzi dei nidi sono paritari o privati (507 su 793) con un evidente risparmio per la finanza pubblica – conclude Lanzarin – visto che per ogni utente di un nido privato o paritario lo Stato risparmia oltre 5 mila euro rispetto al corrispondente servizio offerto da una struttura pubblica. La Giunta ha, pertanto, inoltrato formale richiesta al Ministero per il lavoro e le politiche sociali perché il Fondo per le politiche sociali destini al Veneto ulteriori risorse, per dare continuità e possibilmente potenziare la rete dei servizi per la prima e primissima infanzia che attualmente accoglie il 10,3 % dei bambini 0-3 anni residenti in Veneto”.