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Lago di Fimon, il consigliere provinciale Renzo Segato: “non è un parco divertimenti”

Di Note ufficiali Venerdi 10 Agosto 2018 alle 14:30 | 0 commenti

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“Il lago di Fimon è un sito naturalistico tutelato dall'Unione Europea, non un parco acquatico da usare a proprio piacimento”. Renzo Segato, consigliere provinciale delegato alle risorse idriche, non ci sta - spiega una nota della Provincia di Vicenza - ad essere bersaglio de “I fratelli della costa del lago di Fimon”, chiunque essi siano, che in questi giorni stanno distribuendo nella zona del lago un volantino che lamenta il fatto che il lago sia inagibile e che la presenza infestante di piante acquatiche renda pericolosa qualsiasi attività.

“Il lago di Fimon -spiega Segato- è tecnicamente un' “area umida”, ricco di ossigeno e con vegetazione rigogliosa. Infestante, se vogliamo usare questo termine, ma autoctona e tipica di un habitat che sta transitando da lago a palude. E' un fatto naturale che fa parte del ciclo di vita di questo lago.” Di interventi, in particolare negli ultimi 20 anni, la Provincia di Vicenza ne ha fatti tanti, con il supporto del Consorzio Alta Pianura Veneta e con la costante supervisione dell'Università di Parma, nella consapevolezza che ogni azione deve essere svolta nel rispetto di un assetto ecologico che, se modificato, può provocare un'accelerazione verso il tracollo ecologico. “E' sbagliato -chiarisce il consigliere Segato- lamentarsi che le piante infestanti rendano pericolose e difficili le attività. Perchè non stiamo parlando di un laghetto artificiale ma di un’area umida dove la vegetazione costituisce una caratteristica intrinseca e peculiare. Ed è sbagliato lanciare accuse contro la pasturazione utilizzata dai pescatori, perché uno specifico studio dell'Università di Parma ha rilevato che in 20 anni la percentuale di fosforo e azoto apportata dalla pasturazione è insignificante, non arrivando neppure all'uno per cento del totale.” La presenza di nutrienti che causano una massiccia crescita delle piante è oggetto di studi da parte dell'Università di Parma fin dal 2010 e deriva sostanzialmente dall'accumulo per decenni di azoto e fosforo provenienti dalle attività antropiche prospicenti il lago. Da un depuratore dismesso circa 15 anni fa, dalle vasche imhoff delle colline, dalla concimazione massiva dei terreni tutto attorno all'area, solo per fare qualche esempio. Non di certo dalla pasturazione, visto che la percentuale di azoto e fosforo apportata dalla pasturazione è stimata per 10 o 20 anni dallo 0,25 allo 0,75% del totale per l'azoto e dallo 0,4 allo 0,625 del totale per il fosforo. “Lo studio fornito -afferma Segato- chiarisce la percentuale di colpa che può avere la pesca, ma la ricerca bibliografica effettuata dall’Università di Parma ricorda anche la responsabilità che probabilmente ha avuto la navigazione nell'aver favorito la dispersione del Myriophyllum spicatum, la pianta che vediamo proliferare in tutto il lago. Smettiamola -conclude il consigliere- di suddividere gli utilizzatori del lago tra “buoni” e “cattivi” e pensiamo piuttosto tutti a fare sistema per salvaguardare il lago di Fimon per l'unicità che lo caratterizza, non per ciò che vorremmo che fosse.”

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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