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"La voce della musica"& "Round About Township", dal 27 aprile al 13 maggio 2012

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 22 Aprile 2012 alle 11:26 | 0 commenti

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ViArt - XVII Edizione Festival Jazz Vicenza. Alla Fiera dell'Est: sulle rotte di Marco Polo e Thelonious Monk. A ViArt due mostre: Dal 27 aprile al 13 maggio 2012 al piano mezzanino e nobile di ViArt. Inaugurazione venerdì 27 aprile, ore 17.30

La voce della musica. Da una grande passione per il collezionismo nasce il Museo Tibaldo. Una passione coltivata da Giancarlo Tibaldo, che in oltre quarant'anni ha messo insieme un tesoro fatto di oltre 10.000 pezzi perfettamente funzionanti, della storia dei mezzi della comunicazione audio - video - musicale, della scienza e della tecnica.

In tutti questi anni ha raccolto e custodito con cura un patrimonio di portata internazionale, che spiega l'evoluzione della comunicazione in oltre 200 anni di storia.
L'industria per la costruzione dei piani a cilindro nasce nel Novarese e si espande via via in molte altre parti del paese. Fra i primi nomi di particolare evidenza furono: i Fratelli Ottina Pellandi di Novara; De Vecchi di San Michele (VR); Martelletti di Casale Monferrato, ecc.
Agli inizi furono costruiti i piani a sedia con caratteristiche simili ai piani a coda, pesavano circa 45 Kg ed erano trasportati a tracolla dai suonatori ambulanti assieme ad un cavalletto sul quale venivano appoggiati. Questi strumenti a seconda delle varie regioni prendevano definizioni diverse: ad esempio a Napoli erano chiamati "pianini", in Lombardia e Francia "organetti da barberia", nel Veneto "verticali", in altri luoghi semplicemente "organi" o "pianole". Si passò presto alla costruzione dei piani a cilindro verticali, dotati di leva a mano e successivamente di motore a manovella. Per il cambio dei brani musicali in un primo momento si ricorreva ad un perno che nel 1970 circa venne sostituito da una leva che comandava una camme a volte chiamata lumaca. Il nuovo sistema consentiva di poter scegliere con una certa rapidità, attraverso l'indicazione di un numero, il brano musicale che si desiderava ascoltare. Contemporaneamente in Germania ed in Austria si cercavano soluzioni alternative in direzione di organi a cilindro o ad armadio funzionanti con sistema a pesi o a molla. Nei primi anni del 1900 i cilindri vennero completati con l'aggiunta del suono delle campane, della batteria, delle nacchere e dei mandolini. Strumenti così complessi venivano noleggiati o venduti ai gestori di locali pubblici. Questo genere di industria continuò a svilupparsi fino ai primi anni '20 ma a partire dal 1877 con l'invenzione del fonografo e successivamente del grammofono, il destino di uno dei più romantici degli strumenti musicali, attorno al quale oltre un secolo di vita sociale era trascorsa, era praticamente segnato.

Round About Township. In occasione della XVII edizione del Festival Jazz Vicenza e in collaborazione con la manifestazione Dire Poesia 2012, a Viart, Pino Ninfa presenta una sintesi fotografica molto efficace del suo lungo rapportarsi con il mondo del jazz ma soprattutto di quello che lui stesso definisce come il progetto di "raccontare la musica".
Prima ancora di osservare queste fotografie bisogna immaginare qual è lo spazio d'azione - quello propriamente fisico più che quello psicologico - di cui il fotografo può disporre. La sua esiguità, più che un limite, sembra per Pino Ninfa uno stimolo che gli permette di cercare nuove soluzioni, lo induce a non ripetersi, lo spinge a modificare prospettive e angoli di visuale, dove riesce con maestria a far emergere una costante a lui cara, quella di voler cogliere la realtà musicale in tutta la sua completezza. Più si osservano queste belle immagini, più ci si accorge che Ninfa sceglie di muoversi a trecentosessanta gradi, alternando gli sguardi ma conservando nella diversità, il segno di uno stile personale, riuscendo ad evocare tutta la struggente bellezza della musica.

Domenica 6 maggio, ore 18.00 reading Natalia Molebatsi (Sudafrica)
introduce Marco Fazzini con Claudio Fasoli (sax & electronics) e Simone Serafini (contrabbasso)

ORARIO: martedì, giovedì, sabato, domenica 10:00-12:30-15:00-19:00; mercoledì, venerdì 15:00-19:00. INGRESSO LIBERO


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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