La triste vicenda italiana di Daniza
Venerdi 12 Settembre 2014 alle 14:08 | 0 commenti
Riceviamo da Marta Frigo e pubblichiamo
Addio Daniza, coraggiosa mamma orsa, dopo un mese di fuga disperata nei boschi del Trentino per tentare di salvare te e i tuoi piccoli, gli uomini hanno fermato la tua corsa per sempre. Con grande senso del pericolo e amore per le tue creature ti sei tenuta lontano da quelle maledette trappole, ma cosa potevi fare contro chi ti spara del veleno nel corpo?
D'altra parte madre natura non ha previsto questo concentrato di ferocia e distruzione che è l'essere umano, nemico giurato di qualsiasi creatura che viva sulla terra. Non c'è scampo, non c'è difesa se decide di farvi guerra.
Non hai fatto assolutamente niente ma eri un'orsa e per questo dovevi essere richiusa a vita in quel lagher, separandoti dai tuoi cuccioli che hanno ancora bisogno di te. Hanno trovato una soluzione migliore, ti hanno ammazzata, sradicando il problema alla radice.La tua storia ha toccato il cuore di molti, eri un esempio, anche per noi, di mamma straordinaria coraggiosa e amorevole che ha difeso dal pericolo i suoi cuccioli, come era giusto che sia, sei diventata il simbolo di una lotta per garantire a te e ai tuoi simili il diritto di vivere in quei boschi che i tuoi antenati hanno percorso per tanti secoli, prima che la mano dell'uomo vi portasse sull'orlo dell'estinzione.
Purtroppo tutti coloro che volevano che tu vivessi da orsa libera insieme ai tuoi orsacchiotti, non sono riusciti ad annullare la tua condanna a morte, decisa da chi obbedisce a logiche di morte.Che ne sarà ora dei tuoi cuccioli? Dovevano stare con te per un altro anno o più, dovevi insegnare loro dove trovare il cibo e di quali alimenti nutrirsi, la scelta del sito e del periodo di svernamento, come difendersi dai pericoli e soprattutto come stare lontano dall'uomo.
Cosa faranno ora? Rinchiuderanno e amazzeranno tutte le mamme orso che difendono i loro cuccioli?
Addio coraggiosa mamma orsa, speriamo che la tua dolorosa vicenda insegni a noi umani che tutte le creature hanno il diritto alla vita e alla libertà e speriamo possa avvenire presto prima che il nostro povero pianeta si trasformi, a causa della nostra follia, in uno squallido deserto.
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