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La Tobin tax vale 57 miliardi

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 15 Dicembre 2011 alle 23:50 | 0 commenti

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A tanto ammonterebbe, secondo Bruxelles, il gettito ricavato da una tassazione minima delle transazioni finanziarie nella sola Eurozona. Francia e Germania spingono per introdurla e ora anche l'Italia. Mentre Uk, Usa e Cina non ne vogliono sapere
La Tobin tax, anche nella sua versione più soft, potrebbe portare nelle casse dell'Ue 57 miliardi di euro all'anno, che sarebbero condivisi tra Bruxelles e Stati: una parte sarebbe impiegata come risorsa propria della Ue, riducendo così i contributi nazionali.

Il calcolo lo ha fatto la Commissione Europea, che il 28 settembre scorso ha presentato la proposta di varare una tassa sulle transazioni finanziarie. Inizialmente la proposta è stata avanzata al G20 di Cannes, per cercare un consenso globale, ma, davanti al 'no' di Usa e Cina, l'idea è tornata a Bruxelles dove si è arenata.
Diverse le contrarietà anche nel vecchio continente. In primis quella della Gran Bretagna, irremovibile. Ma anche nell'Eurozona non tutti la vedono allo stesso modo. L'Italia fino a novembre scorso era contraria, poi con il nuovo Governo è arrivata l'apertura. Ieri Monti in Senato ha annunciato una proposta italiana sulla tassazione che sarà presentata a Bruxelles a gennaio.
Ma i dubbi italiani, ora, a quanto pare, venuti meno, non erano isolati: l'Irlanda, ad esempio, ha ammesso di non potersi staccare dalla linea di Londra. Nettamente favorevoli invece la Francia e la Germania, che hanno chiesto una massima accelerazione, con Finlandia, Spagna, Belgio, Grecia, Slovenia e Austria.
In base alla proposta di Bruxelles, soggette all'imposta sarebbero tutte le transazioni, in mercati organizzati o fuori borsa, su strumenti finanziari (azioni, obbligazioni, derivati e prodotti strutturati) effettuate da enti residenti nella Ue, ovvero banche, imprese di investimento, assicurazioni, fondi pensione, agenti di borsa, fondi speculativi. L'imposta mira a tassare l'85% delle transazioni, ma cittadini e imprese ne sono esenti, visto che non si applica a prestiti ipotecari e bancari, contratti di assicurazione o premi assicurativi e attività finanziarie svolte tipicamente da persone fisiche o piccole imprese.
Per ridurre il rischio di turbative dei mercati e di delocalizzazione, la Commissione propone un'aliquota minima per obbligazioni e azioni dello 0,1% e per i derivati dello 0,01%. Il gettito dell'imposta, secondo Bruxelles, sarebbe pari, come detto, a 57 miliardi di euro all'anno.
L'idea originale nasce nel 1972, proposta dall'economista premio Nobel James Tobin, e si riferisce inizialmente ad una modica tassa sulle transazioni sui mercati valutari, da destinare tra l'altro allo sviluppo dei paesi più poveri. L'idea riprende quota nel 1997, proposta da Ignacio Ramonet, il direttore di Le Monde Diplomatique, che lancia Attac, l'associazione per la tassazione delle transazioni finanziarie e per l'aiuto ai cittadini.
Di Rassegna.it

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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