Quotidiano | Categorie: Fatti

La telecamera a 17 m da S. Lorenzo avrebbe ripreso il vandalo. Ma da tempo non registra, parola di Max the Dog: uno schiaffo a Occhi Blu. Che dicono Rosini, Rotondi e Variati?

Di Pietro Cotròn Domenica 14 Agosto 2016 alle 00:19 | 0 commenti

ArticleImage

«È caccia aperta al vandalo che ha deturpato l'affresco di San Lorenzo» (il "bad writer" che si è firmato Herm Bone sul Cristo del tempio vicentino) scrive oggi, 13 agosto, il nostro caro GdV che ci informa anche che «per quanto riguarda il duomo cittadino, le telecamere presenti nella zona potrebbero aver ripreso l'imbrattatore e contribuire alla sua identificazione». Ma, ci abbaia Max the Dog, il nostro segugio che da un po' va a caccia per noi del bello e del brutto di Vicenza, «a San Lorenzo c'è una telecamera a solo 17 metri dall'affresco rovinato, ma mi dicono che da tempo le telecamere della sicurezza non registrano quanto riprendono come per altro non vengono più registrate le telefonate del comando polizia locale...».

Max the DogLa telecamera verso cui dirige la sua zampina Max the Dog è una mega speed dome che con la sua ottica riprende tutta la piazza (è quella bianca in alto a sinistra nella foto di copertina, che pubblichiamo anche in fondo). Riportiamo di sotto una foto che mostra in primo piano l'impianto che, vista la posizione ravvicinata e il suo raggio d'azione, potrebbe anche aver ripreso il vandalo in azione in basso alla sua sinistra a soli 17 m in linea d'aria. Potrebbe averlo ripreso ma non avrebbe registrato le immagini relative alla sua impresa.

Se ciò corrispondesse al vero (attendiamo risposte dal comandante Cristiano Rosini, se non è in camper o se scorazza imperterrito in Ztl con signora e figli, dall'assessore alla sicurezza Dario Rotondi, se non sta bisticciando con gli agenti di turno, e dal sindaco Achille Variati che dalle parti di Contrà Soccorso Soccorsetto non rivolge da tempo lo sguardo) ci sarebbe da gridare allo scandalo.

Telecamera mega speed dome a San LorenzoE non solo perché l'acquisizione permanente delle immagini (così come la registrazioni dei colloqui) potrebbe essere indispensabile per fatti di maggior rilievo in questo momento storico di attentati terroristici ma anche per la tanto sbandierata tutela della sicurezza di cui si beano i media giorno dopo giorno a caccia dell'immigrato di turno, spesso brutto e asempre cattivo, per vendere qualche copia più parlando alla pancia della gente, che, pure, dovrebbe essere affamata di ben altre gisutizie verso, che so, i vignaioli banchieri, che immigrati non sono.

Sarebbe uno scandalo se la mega speed dome avesse ripreso le imamgini necessarie ma nessuno le avesse registrate, neanche in automatico, soprattutto perchè il 25 febbraio 2015 l'amministrazione comunale comunicava con soddisfazione: «Il progetto Occhi Blu prevede una spesa complessiva di 500 mila euro per il potenziamento del sistema attualmente esistente, ossia l'aumento delle memorie di registrazione, la realizzazione di nuovi ponti radio, la sostituzione o il potenziamento dei ponti radio esistenti, l'upgrade dei software di gestione, la sostituzione dell'hardware presso le Centrali operative del Comando polizia locale e della Questura. Il progetto Occhi Blu prevede, nel complesso, l'installazione o il potenziamenti di 31 punti di videocontrollo...». Compreso quello di S. Lorenzo?

In alto a sx la mega speed dome a San LorenzoGià allora il nostro cronista annotava: «Il problema che rimane è l'impiego di personale che possa controllare l'aiuto visivo dato dalle immagini che compaiono sui grandi monitor (foto): i dipendenti nella sala sono due, e impegnati anche in altri compiti davanti al computer: ogni tanto possono "buttare un occhio", ma il riquadro con il video in alcuni casi è davvero piccolo: "È un sistema sperimentale - spiega Rotondi - non si risolvono tutti i problemi, dovremmo avere duemila telecamere, ma poi manca il personale per visionarle". Spesa complessiva del progetto di videocontrollo "Occhi Blu" 500 mila euro. Speriamo almeno sia utile come deterrente».

Come visto l'impianto di San Lorenzo non è stato utile da deterrente, ma se le sue immagini si sono perse nel nulla della centrale operativa, che c'è da dire sui 500.000 euro spesi?

Belli da esibire, inutili di fatto, costosi per i cittadini...


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network