La svolta di Attiva, dal mondo Apple ai droni «da lavoro». L'azienda vicentina, distributrice dei prodotti di Cupertino, ora replica con la cinese Dji
Lunedi 9 Aprile 2018 alle 11:49 | 0 commenti
Scommettere sul successo di una nuova tecnologia straniera, o di un brand estero di altissima gamma, assicurandone la distribuzione esclusiva in Italia. È la ricetta che da più di vent'anni è garanzia di sviluppo per una società vicentina, la Attiva di Brendola: partiti nel 1996 come distributori esclusivi in Italia della Apple per i rivenditori, i fratelli Giulio e Ruggero Boraso oggi guidano una realtà con 60 dipendenti, 350 milioni di euro di fatturato e 30mila metri quadrati di superficie operativa. Ora Attiva intende replicare scommettendo sui droni «da lavoro», utilizzabili in industria e agricoltura: «è un mercato che nel giro di due-tre anni triplicherà per unità e valore».
Tutto è iniziato negli anni `90 quando i fratelli Boraso, rivenditori specializzati di Apple, sono stati notati e apprezzati dalla multinazionale di Cupertino per la passione che mettevano nel loro lavoro. Il brand della mela ha scelto i vicentini come distributori di riferimento in Italia per computer, tablet e accessori: oggi la rete vendita di Attiva dà risposte in poche ore a 2mila rivenditori, a catene distributive e alla grande distribuzione. Ad Apple l'azienda garantisce rapidità operativa e copertura nazionale, oltre che solidità economica (un patrimonio netto di 25 milioni di euro). «Nel tempo - osserva Giorgio Rossi, l'Ad che guida l'azienda con i fratelli Boraso e il direttore commerciale Davide Simonato - abbiamo via via proposto anche prodotti di altri marchi e brand leader dei propri segmenti».
Dal gennaio scorso l'azienda vicentina ha deciso di provare a replicare in un settore parallelo, diventando punto di riferimento in Italia di un altro colosso globale il cui mercato è in piena espansione: la cinese Dji, realtà di Shenzhen che progetta e realizza il 70% dei droni nel mondo.
Paolo Martelli, brand manager di Attiva, è certo che il futuro è nei droni da lavoro. «Il drone per il privato ha registrato una forte crescita ma si sa già , visto che è un'evoluzione che c'è stata in altri Paesi più avanzati, che a breve crescerà in modo sbalorditivo l'impiego di droni con tecnologia modulare. Ad esempio per la produzione e distribuzione di energia, nella sicurezza attiva e passiva di forze dell'ordine, vigili del fuoco e protezione civile, nel marketing immobiliare, nelle costruzioni e nel mantenimento degli edifici, nella verifica di emissioni e nella mappatura del riscaldamento. Anche nell'agricoltura di precisione: quella con i droni è molto redditizia».
Il prezzo di un drone da lavoro è di una decina di volte superiore a uno normale, ma riduce i costi operativi a un decimo. «In questo momento - conclude il tecnico - stiamo lavorando in termini di "evangelizzazione" con fiere e convegni perché questi concetti si diffondano». Il prossimo evento sarà a Lecco, il 12 aprile, nell'aviosuperficie Kong: Attiva e Dji mostreranno le potenzialità dei droni in una riserva di spazio aereo appositamente prenotato.
di A. Al., da Corriere Imprese
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