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La sparatoria al centro di Sandrigo: questione di donne o di appalti soffiati

Di Maria Rosaria Baldin Lunedi 21 Maggio 2012 alle 13:12 | 0 commenti

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Ieri pomeriggio il centro di Sandrigo è stato teatro di una sparatoria. Nella piazza centrale del paese non si era ancora conclusa la Festa della Famiglia, organizzata dalla parrocchia, quando due gruppi di persone hanno iniziato a discutere animatamente. Si sono poi spostati nella vicina Piazza Garibaldi e lì la discussione è degenerata; uno dei componenti il gruppo era in possesso di pistola ed ha iniziato a sparare. Sono stati feriti alle gambe due uomini e un terzo di striscio. L'uomo che ha sparato sarebbe poi fuggito, ma la polizia è sulle sue tracce.

Stando alle prime ricostruzioni della polizia, accorsa in forze assieme a vigili, carabinieri e giunta comunale, si sarebbe trattato di due gruppi di stranieri residenti in provincia che hanno litigato per problemi di donne. In attesa che le forze dell'ordine ricostruiscano l'accaduto in modo completo, possiamo fare una prima analisi dei fatti fin qui conosciuti e una prima supposizione o riflessione, che dir si voglia. In uno dei bar del centro che ha vissuto la sparatoria in prima linea (c'è stato un fuggi fuggi generale ed alcuni dei litiganti sono entrati nel bar per nascondersi), chi ieri ha assistito all'evento commentava dicendo: "Difficile che per una donna si sparino in quel modo. Magari si prenderebbero a pugni, ma avevano la pistola in tasca: perché una persona va in giro con la pistola? Magari è una questione legata al lavoro. Alcuni di loro lavorano nell'edilizia, a cottimo, vengono sempre qui e l'hanno raccontato; forse è una questione di appalti. Chissà, magari un gruppo ha "soffiato" il lavoro a un altro... Chi può dirlo? Ma per una donna no, secondo me non si arriva a sparare".
Eppure è questa l'impostazione che si legge sul Giornale di Vicenza, che ha dato alla notizia e che arrivato a parlare di faida e di bande rivali: «C'è una donna in ogni caso - scriveva Alexandre Dumas - appena mi portano un rapporto, io dico: Cherchez la femme». E ci sarebbe anche stavolta, per la donna che l'ha scritto, perchè tutto sembra essere stato provocato da vecchie questioni amorose. Per lavori avuti e persi, magari, come provo a supporre io, da donna come sono anch'io.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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