La rotatoria del coccodrillo di Viale Milano fa concorrenza alle curve di Monza
Sabato 5 Settembre 2015 alle 15:08 | 0 commenti
Mentre in centro storico si riducono i limiti di velocità (e il centro inizia da viale Milano) non è inconsueto puntare sulla buona sorte da parte dei pedoni che provano ad attraversare la strada sulle strisce poste dopo Corso SS. Felice e Fortunato e proprio all'uscita della rotatoria di Viale Milano resa famosa dal coccodrillo rosso posto lì ad abellire nulla e a spaventare non si sa chi.
Di sicuro non i "piloti" di auto nè di furgoncini (venerdì verso le 12 uno col logo DHL lo abbiamo incrociato ed evitato fortunosamente proprio noi) che escono da quella rotatoria con velocità e traiettorie che, fatte le debite proporzioni, farebbero invidia a quelle di Hamilton e Vettel in gara a Monza in questo week end.
Eppure ce ne sono sempre a bizzeffe di vigili vicino alla sede del povero assessore Dario Rotondi, il "colpevole" per definizione dell'insicurezza (?) cittadina, tra l'altro affidata al controllo e alla prevenzione non sua e dei suoi uomini ma delle forze di polizia e dei carabinieri.
Magari tutti presi dal multare pericolosissimi immigrati di mattina di sicuro al lavoro nei loro esercizi o chi osa sostare per più di un'ora in una via che si dice di volere riqualificare e rivitalizzare con utenti che poi si penalizzano se sostano un po' di più del minimo per andare nei negozi o negli uffici ancora numerosi in quella zona, i vigili dovrebbero porre un po' più di attenzione nel controllare chi affronta l'uscita dalla rotatoria a velocità e con modalità pericolose per i pedoni.
Specie quando sono accompagnati nei loro giri da colleghe che potrebbero mettere in campo un po' di più della loro proverbiale attenzione e inflessibilità sanzionatoria per altre tipologie di infrazioni, comunque meno pericolose di possibili investimenti.
E se gli emuli di Rosberg e Raikkonen inchiodano a dieci centimetri dal malcapitato, e per ora fortunato, "attraversatore", dovrebbe scattare la paletta di stop per fare almeno due chiacchiere dissuasive ed educative.Â
Col pilota monzese, non con la collega, che confonde la velocità di arrivo a dieci cm dalle strisce con quella di uscita dopo l'inchiodata rumorosa e che con la sicurezza tipicamente femminile ci dice: "no, non andava veloce!".
Meno male....
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