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La rivolta degli agricoltori vicentini contro il riso asiatico

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 10 Luglio 2014 alle 18:27 | 0 commenti

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Coldiretti Vicenza - Una nutrita delegazione vicentina si unirà domani con migliaia di agricoltori che, con le mondine e le loro famiglie, manifesteranno per salvare il riso italiano, che rischia di scomparire a causa delle speculazioni su quello asiatico. “Le importazioni agevolate a dazio zero dalla Cambogia – spiega il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola - nel 2014 hanno fatto segnare un aumento record del 360 per cento nel primo trimestre.

Mentre si sono moltiplicati i pericoli per la salute con il sistema di allerta rapido Europeo (RASFF) che ha effettuato quasi una notifica a settimana per riso e prodotti derivati di provenienza asiatica per la presenza di pesticidi non autorizzati ed assenza di certificazioni sanitarie, nel primo semestre”. Dal Piemonte alla Lombardia, dal Veneto all’Emilia Romagna fino alla Sardegna, gli agricoltori di Coldiretti si mobilitano con iniziative diversificate e provocatorie per denunciare il rischio di estinzione di una coltivazione importante per la salute, il territorio ed il lavoro, con la presentazione alle Istituzioni del Dossier per dare un futuro al riso italiano. Se a Torino in Piazza Castello a partire dalle ore 9.30 sarà ricostruita per la prima volta una vera e propria risaia con degustazione gratuita di “insalata di riso alla piemontese” e la presenza del presidente nazionale Roberto Moncalvo, a Venezia addirittura i risicoltori insieme alle mondine in barca attraverseranno il Canal Grande per sbarcare alle 11.00 a palazzo Balbi, mentre a Milano in via Melchiorre Gioia dalle ore 9.00 gli agricoltori insieme alle mondine distribuiranno pacchetti di riso, ma verrà anche offerta una degustazione di risotto allo zafferano prima della consegna del documento alla Giunta di Regione Lombardia con il presidente Roberto Maroni. A Bologna, invece, una nutrita delegazione di produttori di riso di Coldiretti consegnerà il Dossier in Regione e ad Oristano i vertici della Coldiretti Sardegna, con una delegazione di produttori lo presenteranno al Presidente della Giunta Regionale Francesco Pigliaru. L’Italia è il primo produttore europeo di riso su un territorio di 216mila ettari con la filiera con un ruolo territoriale insostituibile e opportunità di lavoro nell’intera filiera per 10mila famiglie tra dipendenti ed imprenditori. Una realtà da primato per qualità, tipicità e sostenibilità che va difesa secondo la Coldiretti con l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza, la pubblicità dei nomi delle industrie che utilizzano grano straniero, l’applicazione della clausola di salvaguarda nei confronti delle importazioni incontrollate ma anche l’istituzione di una unica borsa merci e la rivisitazione dell’attività di promozione dell’Ente Nazionale Risi.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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