La regione Veneto garantisce più assistenza e qualità agli ospiti delle case di riposo e delle strutture accreditate
Venerdi 15 Settembre 2017 alle 09:54 | 0 commenti
Per le case di riposo e le strutture protette, si cambia. La Regione Veneto, su proposta di Manuela Lanzarin assessore al sociale, ha aggiornato gli accordi contrattuali, cioè lo schema di impegni reciproci che regola i rapporti tra Regione, Ulss e strutture residenziali, vincolando il pagamento delle rette ad uno specifico piano di prestazioni e servizi. Un'operazione di revisione delle ‘regole' che riguarda, in Veneto, oltre 400 strutture accreditate, che ospitano 32 mila persone anziane (il 90% non autosufficienti), accuditi da oltre 16 mila operatori, tra medici, infermieri, addetti all'assistenza, personale tecnico-amministrativo.
"Cresce la domanda assistenziale nelle case di riposo e nelle strutture per disabili - spiega l'assessore al Sociale della Regione Veneto -. Gli ospiti sono sempre più anziani, sempre più affetti da patologie croniche e degenerative come demenze e Alzheimer. I servizi delle strutture residenziali devono essere di qualità , in grado di fornire anche prestazioni specialistiche, in collegamento diretto con le aziende sanitarie. I centri di servizi devono diventare ‘poli' della salute, in grado di assistere e curare i loro ospiti con professionalità ed efficienza".
I nuovi schemi di accordo contrattuale, che le strutture accreditate saranno chiamate a sottoscrivere, prevedono un potenziamento della presenza medica, che dovrà essere garantita per tutta la settimana (domenica esclusa) e coordinata da un dirigente medico incaricato dall'Ulss: i medici di medicina generale dovranno assicurare una presenza nelle strutture di almeno 22 ore settimanali ogni 60 ospiti. Il medico coordinatore sarà affiancato da un infermieristico (novità ) che dovrà collaborare con il medico anche nella gestione degli aspetti organizzativi, nella programmazione della presenza dei medici specialisti e delle prestazioni diagnostiche strumentali che le aziende sanitarie dovranno garantire nelle strutture protette. "L'obiettivo è qualificare l'assistenza sanitaria, ridurre le liste di attesa facilitando gli ospiti e le famiglie e contenendo il numero di accessi impropri al Pronto Soccorso", sottolinea l'assessore. E, sempre in materia di assistenza specialistica, i nuovi accordi contrattuali prevedono che agli ospiti sia garantita la presenza periodica del medico odontoiatra e siano assicurate in loco le prestazioni di igiene dentale e di cura (altra novità ).
Novità sono previste anche per l'attività riabilitativa: la presenza del fisioterapista verrà potenziata rispetto ai programmi di riabilitazione personalizzati che dovranno essere monitorati e modificati in relazione alle esigenze della persona assistita.
Infine, cambia anche l'assistenza farmaceutica, che ora dovrà essere estesa anche agli ospiti privi di impegnativa: così si qualifica il servizio residenziale e si garantisce un sicuro risparmio - sottolinea l'assessore - sia alle famiglie e agli ospiti, sia al servizio sanitario regionale.
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