La polizia va a scuola di motivazione
Sabato 19 Maggio 2012 alle 01:27 | 0 commenti
Questura di Vicenza, Fondazione Cuoa - Presentato oggi in Questura di Vicenza un nuovo progetto formativo, frutto di una metodologia innovativa che aiuterà i dirigenti della Polizia a sviluppare l'automotivazione e la motivazione nella loro organizzazione. Il progetto nasce dalla collaborazione della Questura con Confindustria Vicenza e Fondazione CUOA. E' stato presentato oggi, venerdì 18 maggio, alla Questura di Vicenza un innovativo progetto formativo che coinvolgerà in una full immersion di due giorni i responsabili e i dirigenti della Polizia.
Presenti alla conferenza stampa Angelo Sanna, Questore di Vicenza, Giuseppe Zigliotto, Presidente di Confindustria Vicenza e Giuseppe Caldiera, direttore generale della Fondazione CUOA.
Il progetto dal titolo "Riscoprire la motivazione. Come reperire energie nel lavoro in contesti di difficoltà - Laboratorio formativo per Dirigenti e Responsabili della Questura di Vicenza" rappresenta un nuovo iter di sviluppo, grazie alla collaborazione di Questura di Vicenza, Confindustria Vicenza e Fondazione CUOA, e prevede due giorni di full immersion con un'esperienza di outdoor training (30 maggio) ed un laboratorio con lavoro di gruppo (31 maggio) a cui seguirà , a distanza di circa 1 mese e mezzo, un follow up: un incontro di verifica e di valutazione dell'esperienza.
"L'idea di un corso che sviluppi la motivazione e l'automotivazione all'interno della nostra organizzazione nasce dall'esigenza di dare alla collettività sempre più un servizio di alta qualità - ha commentato il questore Sanna. Ho pensato che per dare una spinta in più all'organizzazione servisse una strada nuova. E l'abbiano trovata provando ad usare metodologie che sono proprie dell'azienda, prendendo spunti dal mondo dell'impresa e portandoli dentro alla Polizia. Il nostro nuovo motto è, da quest'anno, Coraggio e Innovazione e credo che con questa collaborazione con Confindustria Vicenza e Fondazione CUOA stiamo dando un segnale importante. E cioè che in questa città le istituzioni collaborano e cercano di trovare insieme le soluzioni per il benessere collettivo".
"Si tratta di progetto innovativo e sperimentale - ha aggiunto il presidente di Confindustria Vicenza Giuseppe Zigliotto - che mettendo insieme mondi diversi dimostra la volontà di creare efficienza e miglioramento anche con risorse ridotte all'osso. Questa esperienza con la polizia è il germe di qualcosa di molto positivo in termini di efficacia che può svilupparsi anche in altre aree della PA".
"Tutte le organizzazioni- ha concluso Caldiera, dg del CUOA - sentono oggi l'esigenza di ripensarsi e di ritrovare energia. Questo progetto ci è sembrato una sfida affascinate e un modello di collaborazione originale ed innovativo, per il fatto che porta la metodologia collaudata adottata per motivare organizzazioni di stampo aziendale in un corpo come quello della Polizia".
La genesi del progetto. Il lavoro del personale di Polizia, come tutte le professioni di aiuto, è un terreno di delicati equilibri dove il rapporto costi/benefici, spesso sbilanciato a vantaggio dei primi, rappresenta un alto rischio di assuefazione al lavoro e di aumento della fatica, del malessere e dello stress.
Per questo motivo diviene essenziale riflettere sul concetto di motivazione di chi è impegnato in un professione così complessa e delicata, come leva fondamentale del processo di accompagnamento dell'intera organizzazione verso nuovi paradigmi.
Così la Questura di Vicenza, Fondazione CUOA e Associazione Industriali della Provincia di Vicenza hanno sviluppato insieme un progetto formativo per lo sviluppo delle competenze dei dirigenti e dei responsabili della Polizia, con un'azione volta a potenziare le dimensioni "soft" del complesso ruolo che essi gestiscono. Lavorare con le figure apicali sulla motivazione e sull'automotivazione significa, infatti, investire nell'intero corpo di Polizia, per ritrovare al suo interno il valore del singolo e del gruppo quale generatore di nuovi stimoli e di nuova energia, con ricadute positive per l'intero sistema sociale.
Le caratteristiche del percorso formativo e gli obiettivi. Il progetto si fonda su una metodologia innovativa: un laboratorio attivo che, attraverso una full-immersion di due giorni, consentirà ai dirigenti e ai funzionari un'immediata sperimentazione di metodi e strumenti di motivazione e di automotivazione, per una successiva applicazione nel proprio contesto di lavoro.
La motivazione nel lavoro è un fenomeno complesso che non può essere insegnato utilizzando i tradizionali percorsi. Essa, infatti, è una forma di energia individuale e collettiva, orientata al raggiungimento degli obiettivi organizzativi, che tende a scemare rapidamente e che può essere influenzata da molteplici fattori, soprattutto di tipo emozionale. Questa energia, in ambiente di lavoro, è la risultante di 2 ordini di fattori: le politiche e gli strumenti che l'organizzazione adotta a tal fine, sia a livello generale che nelle sue articolazioni funzionali e territoriali; l'atteggiamento individuale delle persone, all'interno del proprio ambito operativo.
Solamente un lavoro sinergico in entrambi i contesti consente di migliorare il clima generale di lavoro di un'organizzazione.
La struttura del corso. Il percorso formativo avrà una durata complessiva di 2,5 giornate, organizzate in un incontro previsto il 30 maggio con Esperienza di outdoor training. I partecipanti saranno coinvolti in una serie di attività esperienziali attinenti al tema dell'automotivazione, che si svolgono all'aperto. Si tratta di esercizi diversi da quelli abitualmente realizzati in ambito lavorativo che, attraverso l'utilizzo della metafora, attivano esperienze e dinamiche che si ritrovano anche nella situazione professionale. La giornata ha l'obiettivo di far scoprire quali sono gli elementi che incidono sulla propria motivazione.
Formatori: Chiara Sergotti, psicologa, consulente aziendale nell'area organizzazione e risorse umane; Danilo Berteotti, psicologo, consulente aziendale nell'area organizzazione e risorse umane
La seconda giornata, il 31 maggio, consisterà in un Laboratorio con lavoro di gruppo presso la sede di Confindustria Vicenza. Il tema della giornata sarà la motivazione dei collaboratori. Riprendendo i concetti emersi dalle esperienze del primo giorno, verrà elaborato un quadro che sintetizza i meccanismi psicologici e organizzativi che influiscono sulla motivazione. Le attività in gruppi omogenei (per livello di responsabilità ) in cui verranno suddivisi i partecipanti consentiranno di identificare una serie di buone pratiche (strumenti concreti), da applicare al proprio contesto lavorativo per mantenere viva l'energia della squadra coordinata.
Formatore: Ferruccio Cavallin, psicologo dell'organizzazione, consulente presso Enti pubblici, aziende private e associazioni di rappresentanza, formatore e docente nell'ambito dello sviluppo delle competenze manageriali delle persone all'interno delle organizzazioni. Docente presso l'università IUSVE di Venezia per il corso "Teorie e tecniche del pensiero creativo".
Dopo circa un mese e mezzo dalle due giornate è previsto un follow up per verificare e valutare l'esperienza fatta. In particolare, il confronto verterà sull'applicabilità nel lavoro quotidiano delle buone pratiche elaborate nel corso della seconda giornata, sulle criticità riscontrare e su eventuali correttivi da apportare. Formatore: Ferruccio Cavallin.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.