La pittura del Veneto, presentata oggi, giovedì, a Villa Contarini
Giovedi 10 Maggio 2012 alle 18:08 | 0 commenti
Regione del Veneto - La collana "La pittura del Veneto", realizzata con un percorso più che ventennale dalla Regione del Veneto in collaborazione con la casa editrice Electa, è stata da poco ultimata con la pubblicazione dell'ultimo dei 17 volumi di cui è composta. L'opera nella sua completezza è stata presentata oggi a Villa Contarini a Piazzola sul Brenta (Padova) nell'ambito di una giornata di studio a cui hanno partecipato il vicepresidente della giunta regionale e assessore alla cultura, studios e un folto pubblico anche di giovani.
Tutti hanno potuto ascoltare la "lectio magistralis" del critico d'arte Philippe Daverio su luoghi, protagonisti, culture della pittura del Veneto. La presentazione è avvenuta in collegamento Skype con lo stand della Regione del Veneto al Salone del Libro di Torino che si è aperto oggi. "Con questa realizzazione editoriale di ampio respiro - ha sottolinea il vicepresidente della giunta regionale - la Regione conferma il sostegno delle iniziative culturali di qualità all'insegna della continuità ". Il vicepresidente ha ricordato che proprio a Villa Contarini l'anno scorso per la prima volta è stata esportata con successo in terraferma la Biennale d'arte di Venezia con le opere del Padiglione Italia. Ha poi messo l'accento sia sulla presenza dei giovani, che rappresentano il futuro della nostra cultura, sia l'importanza che tutto il mondo veneto lavori in rete. "Si continua a dire che la cultura sarà il motore dello sviluppo futuro - ha concluso - ma servono atti concreti. Noi dobbiamo quindi riscoprire il nostro grandissimo patrimonio culturale, promuovendolo insieme al territorio, la paesaggio e al turismo. ". Il piano dell'opera è stato illustrato dal responsabile editoriale della collana, Carlo Pirovano. Da parte sua Daverio nel suo brillante excursus storico sulle caratteristiche del tessuto sociale e della pittura veneta, ha evidenziato tra l'altro il paradosso di una realtà che più perde potere sul piano politico e commerciale (a partire da Cambrai nel 1508) e più assume qualità estetica. "Una decadenza formidabile - ha detto - con momenti artistici di qualità insuperabile". L'arte diventa sostegno anche dell'attività economica, com'è avvenuto con le ville venete. Daverio ha concluso esortando i veneti di oggi a riappropriarsi dell'antica energia e a difendere con forza questa eccezionale eredità culturale, imparando soprattutto a comunicarla anche per tornare ad essere competitivi.
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