La parola del giorno: greppia
Domenica 24 Dicembre 2017 alle 10:47 | 0 commenti
[grép-pia] SIGN Nelle stalle, rastrelliera per il fieno posta sopra la mangiatoia; mangiatoia; impiego, fonte di guadagno dall'ipotetica voce francone [krippja], analoga al longobardo [kruppja].
Anche se la greppia non è più una presenza così costante nella vita quotidiana (chi ne ha mai vista una?), la sua immagine permane saldamente nella lingua. E con dei significati figurati brillanti (nella foto greppia a muro per cavalli, ndr).
La greppia è un oggetto umile e importante della stalla - quella rastrelliera che regge il fieno e la paglia da dare a buoi e cavalli. Si trova di solito sopra la mangiatoia vera e propria, tant'è che per metonimia il suo nome indica anche la stessa mangiatoia. Il suo nome è di ascendenza germanica: nome e oggetto giunsero in Italia con legrandi invasioni germaniche al tramonto dell'Impero romano, che fra l'altro introdussero diverse novità nell'allevamento e la cura deglianimali.
Nell'Ottocento però alla greppia iniziarono a essere ricondotti dei significati ulteriori: se alla greppia il cavallo trova sempre da mangiare, questa diventa figuratamente la fonte di guadagno - specie poco faticosa. Possiamo parlare di come l'amico abbia trovato la sua greppia nella gestione del patrimonio immobiliare di famiglia, di come certi interessi nascondano una pura devozione per la greppia, o delfactotum sempre in cerca di una greppia. Inoltre, con una salata ironia, è diventato l'impiego, specie pubblico, vissuto come sinecura e così accostato alla mangiatoia: l'ozioso lavora quanto basta per non perdere la greppia, salta fuori che qualcuno stava alla greppia ma aveva un secondo lavoro, e appena Tizio ha trovato la greppia si è dato malato e arrivederci.
Le parole che nascono da oggetti così umili e concreti hanno uno smalto formidabile.
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