La palla a Maran
Sabato 6 Novembre 2010 alle 23:33 | 0 commenti
Quando ci si sbaglia, è giusto riconoscerlo. Ebbene io sul Vicenza 2010-11 mi sono sbagliato. Sull'onda delle prime promettenti uscite stagionali mi ero sbilanciato scommettendo addirittura su un possibile piazzamento in zona playoff.
Avevo fatto questo pronostico dopo la convincente vittoria interna sul Portogruaro per 4 a 1. Mi ritrovo a scrivere dopo un altro 4 a 1, ma per il Piacenza penultimo in classifica.
E per fortuna martedì non si gioca col Siena per inagibilità dello stadio Menti. Al Garilli i biancorossi hanno raccolto la terza sconfitta consecutiva in campionato, la sesta in trasferta.
A settembre avevo detto che finalmente il Vicenza non era più "Sgrigna-dipendente". Adesso mi piacerebbe fosse dipendente da qualcuno, perché questa squadra ha terribilmente bisogno di un uomo di classe e personalità in mezzo al campo. Maran non sembra già più in grado di ottenere da questo gruppo di giocatori quella vis pugnandi indispensabile per la sopravvivenza in categoria di una squadra fatta di gente normale. Forse non sono stato l'unico ad illudermi che il Vicenza avesse trovato in Baclet un fenomeno inspiegabilmente bocciato dal Lecce. E davanti ad Alemao non credevamo ai nostri occhi. E non abbiamo creduto ai nostri occhi anche in seguito, quando non ha più azzeccato una giocata, neanche la più facile. La verità starà probabilmente nel mezzo: non erano campioni prima, non sono brocchi adesso. In questa mediocrità è l'allenatore a dover fare la differenza tra una squadra da retrocessione e una squadra da metà classifica. La palla a Maran.
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