La "nuova" provincia e il vecchio campanilismo
Giovedi 9 Ottobre 2014 alle 21:56 | 0 commenti
Riceviamo da Giuliano Raimondo, già segretario generale del sindacato provinciale dell'energia FNLE-Cgil, nonché ex coordinatore di Servizi Pubblici Locali per la stessa Confederazione, e pubblichiamo
Egregio Direttore, il nuovo governo della provincia di Vicenza che scaturirà dalle imminenti elezioni, eredita tanti problemi e vincoli non solo finanziario contabili. Mi riferisco in particolare ai tanti comuni vicentini (troppi) che sono proprietari di centinaia di enti o società partecipate (troppe e troppo piccole) che costano tanti euri rispetto alla qualità e sicurezza dei servizi pubblici erogati.
Ciò detto, il nuovo governo della provincia può concorrere a realizzare il superamento della logica degli interessi per campanile avendo, come coerente obiettivo, il razionale governo del territorio di competenza. Tale indirizzo nel contesto dell'equilibrio tra doveri-diritti degli amministrati e contenimento dei costi di gestione degli enti preposti ai vari servizi, dei quali, alcuni, con qualità e sicurezza che lasciano a desiderare. Anche i comuni vicentini che di norma sono senza soldi da spendere, spesso spendono quel "male" che la revisione razionalizzazione della spesa dovrebbe eliminare per rispetto degli utenti consumatori e di tutti quelli che diligentemente pagano bollette e tributi come la nuova tasi o imu, per la quale si rischia di pagare a prescindere da doppioni e costi da irrazionalità varie ("paga&tasi?). Che dire della "stupidità " rappresentata dalla presenza, nel piccolo territorio vicentino, di due società di trasporto pubblico quali le Ferrovie e Tramvie Vicentine e Aim Mobilità , che alle volte si "rubano" l'utente? E sul servizio idrico integrato, ove i gestori sono troppi e il costo delle bollette è diverso a fronte dell'omogeneo consumo? Tra i gestori la qualità e sicurezza del servizio erogato è cosa variabile, come variabile è la dotazione di strumenti e risorse umane per le attività della gestione e di pronto soccorso in caso di guasti e di emergenze importanti. Interessante è, al fine della valutazione della qualità e costi del servizio, il confronto anche tra i sistemi di produzione. E che dire rispetto al futuro delle "nostre" troppe società per la distribuzione del gas, alla vigilia delle gare per il rinnovo delle concessioni d'ambito? E sui troppi consorzi di polizia locale? E che fare rispetto al problema rifiuti, ossia rispetto al necessario contenimento della quantità , alla loro raccolta differenziata e allo smaltimento finale contenendo l'impatto sull'ambiente? Nulla da realizzare rispetto allo stato della illuminazione pubblica in tanti comuni, o delle strade rattoppate a costi crescenti? Nulla da dire e da fare rispetto allo stato dei servizi cimiteriali? Ma anche per la sanità , nel vicentino basterebbero due sole Ulss, se si vuol razionalizzare le spesa sanitaria a favore dei cittadini "pazienti" (prevenzione, cura e riabilitazione). Si potrebbe continuare con gli asili per l'infanzia, con le scuole e le residenze per gli anziani soli o in precaria salute, ecc. Sono solo alcuni dei problemi che Il nuovo governo della provincia deve affrontare per progredire, nel contesto della difesa dell'ambiente di vita e dei diritti delle persone, a partire da chi soffre per cause varie.
Grazie per l'attenzione.
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