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Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Domenica 15 Gennaio 2012 alle 11:43 | 0 commenti

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Steve Jobs, ci torno su dopo aver parlato dopo la sua morte del mio incontro con lui nel 1985 nell'head quarter della Apple Computer a Cupertino in California e prima di passare per Freemont. E ci torno non per rettificare, questo lo lascio a Colla, ma per confermare con la foto documento: lui lo riconoscete, io sono quello sopra la J ... Ho fatto trascorrere tanti anni per concedermi questa citazione autoreferenziale (beh, sì, non molti da queste parti hanno parlato con lui) ma anche per ricordarmi che le mie origini nella comunicazione "aperta", quella a cui si ispirano i nostri media, nascono da lui e dalla sua cultura. Globale prima che si usasse il termine globalizzazione.

Jobs è nato 4 anni dopo di me ma, dopo aver fatto la rivoluzione più di tanti rivoluzionari grazie alla "sua" tecnologia al servizio dell'uomo, ha dovuto subire il torto di lasciare questo mondo nel momento della sua vera rivoluzione. Quella che potrà realizzarsi dopo l'avverarsi della profezia dei Maya. Il mondo noto, quello dei soli interessi e della speculazione, nato dopo lo sviluppo post bellico dall'egoismo e dalla corruzione generalizzata, così come nacque lo squallore del post impero romano, scomparirà se saremo capaci di dire "basta!". A cosa? Ognuno dica il suo di basta e si dia da fare per attuarlo. Non c'è che da scegliere guardandosi intorno. Un intorno pieno di sopraffazioni, da quelle dei politicanti (una volta erano politici) a quella dei poteri ecclesiastici che oggi ci hanno regalato quei politicanti, a Vicenza e in Italia. Espressione, gli uni e gli altri, di una ecclesia, che non è chiesa di credenti nell'anima (per definizione umili e santi), ma assemblea di manovratori della mente (per definizione saccenti e diabolici). Basta all'ignoranza!, questo è il nostro basta. Noi non vogliamo (de)formare le menti e le volontà. Noi proviamo a informare. Le persone. E' la nostra App. Vero Steve?

Da VicenzaPiù n. 226

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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