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La medicina come industria, i pazienti come clienti. Le scomode verità tenute nascoste

Di Marco Polo Sabato 6 Ottobre 2012 alle 12:30 | 0 commenti

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«L’industria del farmaco, gruppo di multinazionali denominate nel complesso come Big Pharma, produce un fatturato annuo che ben presto infrangerà il tetto dei 1000 miliardi di dollari all’anno. Una cifra spaventosa, una fonte di guadagno inesauribile. A meno che certe malattie non vengano debellate rendendo inutili gli stessi farmaci che dovrebbero curarle. All’industria farmaceutica non interessa sconfiggere le malattia ma fidelizzare i clienti, meglio se a vita».

E poi ancora: «Se venisse provato che con il bicarbonato si può battagliare ad armi pari con il tumore, come pare emergere da una ricerca boicottata, le case farmaceutiche accuserebbero miliardi di dollari di mancati profitti. Secondo voi lo consentirebbero?». Parlò così di fronte alla gremita platea della libreria La Bassanese il dottor Marco Pizzuti.

L’argomento è sconvolgente ed è trattato nel libro «Le scoperte mediche che ci tengono nascoste» a firma dell’esperto di controinformazione che ha tenuto con il fiato sospeso il pubblico presente all’appuntamento settimanale con «Incontri senza censura». «Alcune rivoluzionarie scoperte medico-scientifiche – spiega Pizzuti – sono state inspiegabilmente messe a  tacere pur di non intaccare i guadagni assicurati da terapie più costose. Che si tratti di una coincidenza?» Ma non basta. È  stato più volte denunciato che le principali riviste in ambito sanitario, alle quali si rifanno i medici per aggiornarsi ed apprendere le ultime novità, sono finanziate con la pubblicità dalle maggiori case farmaceutiche. Fonti autorevoli della medicina ufficiale stimano degli oltre 10.000 farmaci attualmente in commercio solo un centinaio possono dirsi davvero efficaci. Nel libro sono trattati moltissimi casi emblematici e un capitolo corposo è riferito ai vaccini. L’allungarsi dell’aspettativa di vita è davvero legata all’utilizzo delle vaccinazioni di massa o a condizioni igieniche e di alimentazione nettamente migliori che in passato? È vero che alcuni vaccini hanno effetti collaterali permanenti, noti ma non divulgati? A questo ed altro, grazie ad un incredibile lavoro d’inchiesta del quale sono rese note tutte le fonti, il dottor Pizzuti ha cercato di dare risposta nella sua opera.

Leggi tutti gli articoli su: Incontri senza censura 2012, Marco Pizzuti

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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