La lettera di Acquabenecomune ai parlamentari sulla tutela delle falde acquifere
Lunedi 8 Luglio 2013 alle 11:59 | 0 commenti
Acquabenecomune Vicenza - Gentile Parlamentare, le segnalo la gravità e la pericolosità di alcune modifiche introdotte dal cosiddetto "Decreto del Fare" al testo Unico sull'Ambiente D.lgs. 152/2006 con cui viene messa in seria discussione la tutela delle falde acquifere e conseguentemente la salute dei cittadini. Con suddetto decreto, nello specifico con l'art. 41, si subordina la bonifica di un sito inquinato all'interesse economico del privato.
Questa clausola di salvaguardia degli interessi privati su quelli pubblici scatterebbe addirittura in presenza di un conclamato rischio sanitario derivante dall'inquinamento in atto.
Inoltre si accetta che gli inquinanti possano continuare a diffondersi nelle falde acquifere a partire da un sito inquinato. Pertanto, si approverebbe una norma che permette di ritenere accettabili interventi che producono una limitata riduzione dell'inquinamento, a livelli non meglio specificati, ovvero si attenuerà l'inquinamento senza eliminarne le sue fonti.
E' assolutamente grave che venga inserito il principio della sola “attenuazione†dell'inquinamento anche in presenza di rischio sanitario conclamato.
Dunque la qualità dell'acqua viene subordinata alle logiche economiche.
Altro che il principio “chi inquina pagaâ€, il cosiddetto “Decreto del Fare†è una vera e propria contro-riforma sulle bonifiche che fa ritornare all'anno zero tale settore.
Per tutte queste ragioni Le chiedo di intervenire per stralciare o almeno modificare profondamente le norme dal provvedimento nell'iter di conversione in legge in modo da rendere le norme realmente utili alla tutela della qualità dell'acqua.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.