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Lega utilizzava schede di extracomunitari per parlare dei fondi all'estero

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 14 Aprile 2012 alle 18:39 | 0 commenti

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Il Fatto quotidiano

Sono almeno due le sim, di proprietà di un senegalese e di un bengalese, con cui Stefano Bonet comunicava con i leader del Carroccio. La scoperta in una informativa della dia di Reggio Calabria. E nelle telefonate spunta anche Castelli. Intanto i pm di Milano sono a caccia di oro e diamanti comprati da Belsito

Per essere sicuri di non essere intercettati, Stefano Bonet (il consulente finanziario della Lega Nord) e Lubiana Restaini (la segretaria alla Camera del gruppo) hanno utilizzato per comunicare, nei giorni in cui sui giornali si incominciava a parlare del giro di investimenti all’estero, schede telefoniche nazionali e internazionali intestate a extra-comunitari del tutto inconsapevoli di fare da “filtro” per gli investigatori.


La notizia viene riportata dalle informative della direzione investigativa (Dia) Antimafia di Reggio Calabria e pubblicata oggi su La Stampa: “Il gruppo sottoposto alle investigazioni, attraverso l’acquisto di utenze telefoniche intestate a ignari cittadini stranieri e caselle di posta elettronica attive su domini internazionali, si è creato una rete di comunicazione clandestina, per potere comunicare come da loro esplicitamente affermato, in modo sicuro e riservato”.

L’artefice di questa iniziativa è lo stesso Bonet, che come si legge nella nota della Dia, ha dotato la Restaini (la segretaria molto vicina a Roberto Maroni) di due utenze intestate rispettivamente a un cittadino senegalese e a un’altro del Bangladesh.

Il primo contatto è avvenuto il 17 febbraio quando Francesco Belsito ha chiamato dal cellulare (intestato a Mattia Camurati) la Restaini sul telefono di Md Zalal Uddin, l’ignaro bengalese. Nella telefonata sono volate anche parole grosse, legate alle vicende dei capitali all’estero. A un certo punto della conversazione, la segretaria ha passato il telefono a Roberto Castelli che continuava a parlare con Belsito. E lo faceva da persona molto ben informata sulle ‘vicende africane’ di Belsito.

Intanto la procura di Milano sta cercando i lingotti o i diamanti che l’ex tesoriere della Lega Francesco Belsito, avrebbe acquistato per conto del Carroccio l’anno scorso. Da quanto si è saputo, gli inquirenti hanno intenzione di accertare se esistono cassette di sicurezza intestate alla Lega o allo stesso Belsito dove possono essere custoditi i cinque chili in lingotti d’oro che sarebbero stati comprati dalla società “8853” di Pero (Milano) o i diamanti acquistati dalla “intermarket diamond business” per un importo di circa 100 mila euro, come è emerso dalla documentazione acquisita nei giorni scorsi presso la Banca Aletti.

Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo a dai pm Roberto Pellicano e Paolo Filippini, hanno finora accertato che nel dicembre 2011 i lingotti sono stati comprati con assegni circolari del Carroccio e consegnati al partito.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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