La giornata surreale di Ciambetti a Bruxelles, con il pensiero a Valeria
Martedi 24 Novembre 2015 alle 22:32 | 0 commenti
Riceviamo da Roberto Ciambetti, presidente Consiglio regionale Veneto, e pubblichiamo
Oggi sono a Bruxelles per motivi istituzionali e di lavoro: la città è deserta, la situazione è surreale. Il livello di allarme è elevatissimo e la tensione è palpabile. Sembra di essere finiti in uno di quei dipinti di De Chirico, con le sue piazze prive di vita nelle quali si immagina che possa accadere di tutto da un momento all’altro. Camion di soldati e automobili della polizia ogni dove, militari armati in pattuglia.
Le strade sono sgombre, non c’è traffico, poche persone s’affrettano sotto la pioggia, negozi chiusi. Eppure sono qui e mi avvio verso l’area degli uffici comunitari. Penso a Valeria Solesin, ai suoi funerali, ai cittadini che immagino affollino Piazza San Marco in questo momento e contrappongo quella folla a questo vuoto.
A Venezia, con Valeria e i suoi splendidi familiari, adesso tanta gente testimonia l’amore per la vita. No. I terroristi non ci imporranno questo vuoto. Non svuoteranno le nostre città . Non renderanno un deserto le nostre piazze. Bisogna essere qui a Bruxelles, in questo clima da guerra guerreggiata, nel silenzio incredibile, per capire, come davanti al vuoto lasciato da Valeria, quanto importante sia la battaglia per la vita.Â
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