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La GdF sequestra 1 milione di euro vinti al "gratta & vinci" e riconducibili a Ghiotto

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 29 Aprile 2011 alle 21:14 | 0 commenti

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Guardia di Finanza di Vicenza - Sarà stata, certamente, una giornata indimenticabile per l'acquirente del ricco biglietto "Gratta & Vinci" della serie "Mega Miliardario" quando, dopo avere grattato la parte dorata, ha scoperto di avere vinto 1 milione di euro. Ma altrettanto indimenticabile deve essere stato, per lui ed i suoi familiari (la  persona è Andrea Ghiotto o è a lui riconducibile, n.d.r.), il momento in cui i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria gli hanno comunicato che tutti i suoi soldi erano stati sequestrati in forza di un provvedimento cautelare emesso dal G.I.P. del Tribunale (foto Il Sole 24 ore).

E' accaduto nei giorni scorsi ad Arzignano (VI), dove i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Vicenza hanno proceduto al sequestro del conto corrente in cui era stata accreditata una vincita di 1 milione di euro alla lotteria istantanea "Gratta & Vinci", realizzata in una ricevitoria locale a fine marzo 2011, da una persona indagata per frode ed evasione fiscale.
Il fortunato vincitore, nei giorni successivi alla vincita al gioco, ha commesso qualche "imprudenza" e così la notizia è subito giunta alla Guardia di Finanza che ha avviato immediati accertamenti, scoprendo che il possessore del "Gratta & Vinci" milionario era in realtà una persona coinvolta in importanti indagini condotte dall'Autorità Giudiziaria di Vicenza, tuttora in corso, per fatti di evasione, frode fiscale e corruzione.
Proprio in relazione a tali inchieste, il G.I.P. del Tribunale di Vicenza, su richiesta del Pubblico Ministero, aveva - nei mesi scorsi - emesso un decreto di sequestro preventivo di beni e depositi bancari nella disponibilità dell'indagato, per un importo di 1,8 milioni di euro, pari all'ammontare delle imposte evase, quantificate in via minimale.
Tale provvedimento cautelare era però rimasto, in parte, ineseguito in quanto i finanzieri erano riusciti ad individuare inizialmente beni per un valore di 250 mila euro, sottoponendoli a sequestro, non trovando altre disponibilità da sottoporre alla misura cautelare, in previsione di una futura confisca definitiva, in caso di condanna.
Perciò, non appena ad Arzignano ha iniziato a diffondersi la notizia - in un primo momento a livello di "voci di paese" - che l'indagato (destinatario di un provvedimento di sequestro preventivo per 1,8 milioni di euro) poteva avere realizzato una vincita milionaria, i finanzieri hanno subito raccolto informazioni ed avviato immediati riscontri presso la società che gestisce il gioco del "Gratta & Vinci", presso la ricevitoria che ha venduto il biglietto vincente e presso l'Istituto di credito dove era stata accreditata la somma.
È così emerso che il fortunato vincitore aveva cercato di sottrarre il denaro al provvedimento di sequestro emesso dal G.I.P. di Vicenza versando la vincita su un conto corrente intestato alla madre. Gli accertamenti dei finanzieri hanno, tuttavia, messo in luce che il denaro era certamente riferibile allo stesso indagato, che nei giorni immediatamente successivi alla vincita aveva attinto proprio da tale conto corrente oltre 16 mila euro, quasi tutti in denaro contante, probabilmente per far fronte a spese personali.
Va ricordato che il sequestro del denaro vinto alla lotteria è stato possibile in virtù di una particolare disposizione normativa, operante in caso di reati tributari e frodi fiscali, secondo la quale il Giudice deve sempre disporre la confisca del profitto del reato (e quindi delle imposte evase) ovvero, nel caso tale profitto non sia più individuabile, di altri beni e disponibilità finanziarie, anche di origine pienamente regolare, per un valore equivalente a tale illecito profitto.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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