Categorie: Politica

La Francia non rispetterà parametri deficit/pil, Zaia: Renzi non applica rigore e costi standard alla metà d'Italia già fallita

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 2 Ottobre 2014 alle 15:38 | 0 commenti

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Regione Veneto - “La politica del rigore alla tedesca porta solo povertà. Non lo dice il governo italiano, lo dice quello francese, dimostrando che esiste un’Europa che sa guardare agli interessi delle sue imprese e dei suoi cittadini rifiutando il rigore a senso unico e che sa presentarsi a Bruxelles a testa alta e piantare i pugni sul tavolo. Renzi, piuttosto che applicare il rigore a quella parte d’Italia che continua a sprecare, preferisce invece che muoia Sansone con tutti i Filistei”.

Il Presidente del Veneto, Luca Zaia, commenta così l’annuncio del governo francese intenzionato a non rispettare per il 2014 e il 2015 il rapporto del 3 per cento fra deficit e Pil, obiettivo che sarà raggiunto soltanto nel 2017.

“La Francia, a differenza di Renzi, impone giustamente il tema della flessibilità dei parametri deficit/Pil. Non può permettersi di uccidere le sue imprese e di ridurre ai minimi termini un welfare che in Italia neppure ci sogniamo – dice Zaia. E manda a dire alla Merkel e alla Ue che prima di tutto vengono i francesi e gli interessi nazionali, e senza dirlo fa capire ai tedeschi un po’ smemorati che i costi della loro riunificazione furono sopportati pazientemente e convintamente da tutta l’Europa”.

“Il governo italiano invece no. Parla, lancia twitter e slogan in un vero profluvio comunicazionale, ma non ha la forza di imporre il rigore a quell’Italia ormai tecnicamente fallita, attraverso l’applicazione dei costi standard pronti dal 2011 e che farebbero risparmiare 30 miliardi l'anno – prosegue Zaia. Un governo che si perde in inutili battaglie parlamentari su questioni non certo prioritarie, che non riesce a piazzare gli uomini giusti sulle poltrone europee che contano, mentre la pressione fiscale resta la più alta d'Europa, i salari i piú bassi, gli 80 euro vanno in bollette e balzelli e, tanto per non farsi mancar nulla, pensa di trasferire il Tfr in busta paga. Con tre risultati scontati: togliere definitivamente alle imprese quel po’ di liquidità che riuscivano a racimolare a fronte della chiusura dei rubinetti bancari, togliere risorse ai fondi pensione (i futuri pensionati col contributivo integrale ringraziano) e indirizzare altre risorse non ai consumi ma al fisco a causa dei prevedibili perversi effetti combinati di aliquote e scaglioni”.

“Intanto, i tedeschi se la ridono: continuano ad arricchire le loro banche, a far lavorare le loro imprese, a imporre nel mondo i loro prodotti, a ridurre l'età pensionabile dei lavoratori, a mantenere un generoso welfare – conclude Zaia. Tanto paghiamo noi!”.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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