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La Diocesi tra cessione del Seminario Nuovo all'Ulss 6 e nomina presidente Ac

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 14 Marzo 2014 alle 16:51 | 0 commenti

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Diocesi di Vicenza - L’Azione Cattolica Vicentina ha un nuovo presidente e questa volta è una donna. Il Vescovo mons. Beniamino Pizziol ha scelto Caterina Pozzato tra la terna di nomi presentatagli dal nuovo Consiglio diocesano eletto dall’assemblea diocesana elettiva riunitasi domenica scorsa per rinnovare i vertici dell’Associazione.

Nata nel 1957, Caterina Pozzato succede a Lucio Turra ed è la seconda donna a guidare l’associazione ecclesiale più numerosa della Diocesi (quasi 9.000 tesserati dai 6 ai 99 anni, suddivisi nei diversi settori: ACR, giovanissimi, giovani, adulti), dopo la presidenza di Paola Tessarolo all’inizio degli anni ‘90. Residente a Sandrigo, la nuova presidente è coniugata, ha un figlio di 26 anni e insegna lettere e storia  in un istituto superiore della provincia. Fin da giovane ha ricoperto diverse cariche all’interno dell’Associazione, facendo parte anche del Consiglio Nazionale.

«Mi sentivo la più improbabile dei presidenti – ha dichiarato Caterina Pozzato al momento della nomina - ma in associazione funziona così. So di poter contare su una presidenza molto valida e mi affido a questo lavoro che si fa assieme. La strada, peraltro, è ben segnata e l’Ac ha una lunga storia. La speranza è di poter far qualcosa nel rispetto della missione dell’Ac che è al contempo grande e semplice: aiutare le persone a voler bene a Dio e agli uomini e ad amare la Chiesa».

 

Si sono concluse in questi giorni le consultazioni volute dal Vescovo mons. Beniamino Pizziol riguardo alla possibile vendita del Seminario Nuovo all’ULSS 6 “Vicenza”. Visti i frequenti interventi sulla stampa locale riguardo a tale controversa cessione, la Diocesi berica – ripetutamente e non sempre con cognizione di causa chiamata a rispondere delle proprie posizioni - ritiene opportuno e doveroso innanzitutto ricordare i passaggi più significativi dell’iter che ha portato alla situazione attuale.

·             Il 28 dicembre 2007 il Seminario Vescovile ha stipulato un contratto di affitto trentennale con l’ULSS 6 per una porzione di fabbricato del Seminario Nuovo (sito tra Via Cappellari e Viale Rodolfi) e altre aree scoperte di pertinenza, per un totale assoggettato a canone di oltre 10 mila metri quadri. Da novembre 2011 la superficie affittata è divenuta di 17 mila metri quadri, oltre alla superficie scoperta di altri 11 mila mq destinata a parcheggio. Tale contratto prevede un diritto di prelazione per l’ULSS 6 sull’acquisizione dell’immobile, da esercitarsi dal 15° al 25° anno di locazione, “salvo anticipazione di detto diritto stabilito di comune accordo fra le parti”.

·            Dal 2011 il canone annuo dell’affitto ammonta a € 1.121.064,00 (pari a € 93.422,00 mensili). Tale importo è stato dichiarato congruo dall’Agenzia del Territorio con una sua relazione di stima (in data 16.02.2011), su richiesta della Regione (prot. n. 551468/58.20/10 del 21.10.2010) e su incarico affidato dall’ULSS (delibera 25.11.2010 n. 649). L’Agenzia del Territorio, nella stessa dichiarazione di congruità, evidenzia che il canone annuo richiesto dal Seminario è inferiore alla valutazione fatta dell’Agenzia stessa. Si precisa inoltre che dell’importo percepito dall’affitto, il Seminario, al netto delle imposte (Ires, Irap e Imu) trattiene di fatto circa 860 mila euro annui.

·            Come da contratto, il Seminario ha eseguito inoltre in questi anni nell’immobile dato in locazione una serie di lavori di adeguamento per una spesa diretta di quasi 4 milioni di euro. L’Agenzia del Territorio, nella suddetta Dichiarazione di Congruità, ha evidenziato come tale “sforzo economico sostenuto dal locatore (Seminario), esuli l’ordinarietà di intervento riferito a immobili destinati al terziario”.

·            In data 12 novembre 2013 l’ULSS N.6 “Vicenza” ha inviato al Seminario Vescovile una lettera per proporre l’acquisto dell’immobile attualmente oggetto del contratto di locazione.

·            Il giorno 3 gennaio 2014, in Seminario, si è tenuto un incontro tra il Consiglio Affari Economici del Seminario, il Vescovo e il Direttore Generale dell’ULSS N.6 “Vicenza” Ing. Ermanno Angonese. Da parte dell’ULSS è stata confermata la richiesta di acquisto adducendo il motivo che la Regione non è più intenzionata a investire risorse su una struttura non di sua proprietà.

·            Il Vescovo, in quello stesso incontro, pur manifestando una non contrarietà alla vendita dell’edificio in oggetto, precisò di ritenere doveroso e necessario coinvolgere nella decisione vari organismi diocesani, per il valore e il significato che l’edificio del Seminario ha presso i preti e i fedeli della chiesa vicentina. 

Come si può evincere dai passaggi sopra brevemente ricordati, i rapporti tra Seminario e ULSS 6 sono stati sempre caratterizzati dalla volontà di trovare degli accordi che tenessero conto delle esigenze di entrambe le parti, nonché da una trasparenza economica garantita da un Ente pubblico e terzo quale l’Agenzia del Territorio che ha costantemente vigilato sulla congruità degli accordi economici in essere.

 Il corrispettivo dei primi cinque anni di affitto sono stati inoltre quasi interamente spesi dal Seminario per lavori di adeguamento della struttura locata in base alle esigenze del locatario. Parlare di speculazioni da parte dell’Ente Ecclesiastico pare dunque del tutto irrispettoso della realtà dei fatti.

 Ad oggi, dal momento della richiesta di vendita formulata dall’ULSS al Seminario Vescovile, sono passati appena tre mesi. La Diocesi in questo periodo non ha tergiversato, né tantomeno manifestato pregiudizievoli opposizioni alle richieste avanzate, ma ha invece avviato e compiuto una serie di consultazioni che – dato il valore non solo economico, ma anche morale e affettivo di cui è rivestito l’edificio in oggetto – sembravano quanto mai opportune e necessarie.

Oltre ai diversi consigli e collegi diocesani, il vescovo mons. Beniamino Pizziol, ha voluto dare inoltre in questi mesi ad ogni prete della diocesi la possibilità di esprimersi a riguardo, visto che nel 1954 il Seminario Nuovo venne costruito grazie alla generosità e ai sacrifici di tutta la Diocesi e in tale struttura si formò larga parte del clero oggi in servizio pastorale nelle parrocchie vicentine.

 Sentiti dunque il parere di tutti gli organismi di partecipazione ecclesiale e quello di tutti i sacerdoti diocesani, la Diocesi di Vicenza può dunque ora dichiararsi serenamente favorevole alla vendita del Seminario Nuovo all’ULSS 6. Un ultimo passaggio per poter procedere alla cessione del bene (il cui valore è attualmente oggetto di una perizia che sarà poi verificata nella sua congruità ancora una volta da parte dell’Agenzia del Territorio) è l’ottenimento della necessaria autorizzazione da parte degli organismi competenti della Santa Sede. Se tutto, come ci si augura, andrà rapidamente a buon fine, il ricavato della vendita permetterà alla Diocesi di effettuare i necessari ed urgenti interventi di restauro del Seminario Antico ancor oggi luogo di formazione e di spiritualità non solo per i futuri sacerdoti ma anche per tutta la comunità diocesana.

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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