Successo manifestazione a Roma La Destra-Gioventù Italiana, ci pensi il centro-destra
Giovedi 8 Marzo 2012 alle 20:51 | 0 commenti
La Destra Gioventù Italiana - Anche a livello locale si chiarisca chi è pro e chi contro la "grande ammucchiata".
I dati parlano chiaro e sono inequivocabili. 20.000 sono state le persone che sabato scorso a Roma hanno marciato al corteo organizzato dal partito de La Destra. Dai tempi degli anni 90, dal lontano M.S.I., non si assisteva ad una tale mobilitazione da parte del popolo di Destra.
Messaggi chiari quelli espressi dai manifestanti contro il governo Monti: il governo delle tasse e dei banchieri, il governo di Equitalia e dei privilegi agli stranieri, il governo al servizio dei Poteri Forti che prende ordini da Berlino, Parigi e Bruxelles, perché sostenuto da un Parlamento che pensa solo alla prossima riforma elettorale mentre gli italiani soffocano tra rincari della benzina e pressione fiscale alle stelle.
La Federazione Provinciale di Vicenza ha partecipato numerosa all'evento, assieme al direttivo regionale, ai nostri militanti alle associazioni e ai tanti simpatizzanti orfani di un valido e credibile riferimento politico a Destra. Esiste a livello nazionale e soprattutto a livello locale una componente di Destra Sociale che non vuole essere assoggetta a schemi di coalizione senza senso: Non si scherza con un' Idea e non si scherza con chi vuole riportare in auge una Tradizione Politica che oggi si è annacquata solamente perché alcuni uomini di "destra" hanno preferito abbracciare le tesi democristiane e forzaitaliste che mai ci sono appartenute, solo per assicurarsi potere e poltrone. Non siamo in Parlamento e non siamo al Comune di Vicenza. Meglio così diciamo, perché ci torneremo con i nostri uomini e le nostre idee, che parlano di politica ed economia ma che credono nella supremazia della prima sulla seconda, che vogliono che la Banca D'Italia torni ad essere di proprietà dello Stato, che vogliono che il Parlamento e il Governo facciano gli interessi degli Italiani e non delle banche, per un ritorno alla sovranità politica e monetaria ed alla preferenza nazionale. Ci siamo e ci saremo, oggi più forti di prima considerate le condizioni di un centro-destra che pare essere diventato semplicemente centro e basta".
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