La cura urbana, e non solo, di Cristina Balbi
Giovedi 18 Luglio 2013 alle 12:59 | 0 commenti
Oggi nella sala degli stucchia palazzo Trissino  si aspettava di conoscere le linee programmatiche dell'assessorato alla cura urbana, prima burocraticamente lavori lavori pubblici, e chi vi scrive, aspettando che iniziasse in notevole ritardo la relativa conferenza stampa, cercava di ammazzare il (prezioso) tempo colloquiando, distrattamente, con i presenti tra cui una gradevole giovane signora scambiata per una collega di chissà quale mezzo locale.
Tornato "concentrato" mi accorgevo che la ben curata "collega" era proprio la puntualissima Cristina Balbi, assessore alla cura urbana oltre che, con successo, a quella ... sua personale, e subivo la giusta ilarità dei colleghi in attesa di quelli impegnati al Cisa con Lia Sartori e Achille Variati che stavano annunciando dalle 11.30 la nascita degli Archivi della memoria palladiana grazie alla riunificazione a Palazzo Barbarano di «tutti i materiali grafici della cultura architettonica vicentina di proprietà dei Musei Civici, della Biblioteca Bertoliana e del Cisa Andrea Palladio» (ne riferiremo a seguire, ndr).
Fatta doverosa ma, speriamo, gradita ammenda del qui pro abbiamo ascoltato con attenzione e condivisione i buoni propositi del neo assessore, che non si curerà solo dei lavori pubblici ma del loro inserimento in un contesto programmatico più ampio e strategico che vuole far risaltare le bellezze di Vicenza.
In piena collaborazione e sinergia con l'assessore alla progettazione, Marco Dalla Pozza, e, per i vari quartieri, con quello alla partecipazione (ex decentramento), Anna Maria Cordova (nota ufficiale e nostro video a seguire).
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