Quotidiano | Categorie: Sanità, Libri

Su VicenzaPiùTv la partita del Famila Schio e la cura Di Bella a Incontri senza censura

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 16 Ottobre 2013 alle 20:40 | 2 commenti

 
Stasera su VicenzaPiùTv canale 193 SporTelevision del digitale terrestre (ricorda di risintonizzare il decoder) o se preferisci sul web in streaming su www.vicenzapiu.tv e www.sportelevision.it alle 21.53 andrà in onda la sfida inaugurale della A1 di basket Cus Chieti-Famila Schio (che l'emittente vi "regala" anche qui sul nostro canale Youtube), poi alle 23.07 torna l'appuntamento con Incontri senza censura alla Libreria Bassanese.

"L'animo mi dice che non sono vissuto inutilmente, perché ho fatto del bene ed ho gioito per il bene fatto", così stasera su VicenzaPiùTv, a Incontri senza censura durante la serata esclusiva “ Viaggio nelle cure possibili, ricordano che disse il prof. Luigi Di Bella raccontato dal figlio Adolfo davanti a un parterre pieno, ancora più ampio stasera nella consueta replica esclusiva che VicenzaPiù Tv & SporTelevision diffonderanno sul canale 193 del digitale terrestre e in streaming su www.vicenzapiu.tv o su www.sportelevision.it
Adolfo Di Bella con l'intervistatore Alessandro SbarbadaMarco Bernardi, titolare della libreria e ideatore e curatore da anni degli Incontri senza censura, così aveva annunciato la serata di stasera: «Dopo aver affrontato durante i cicli culturali precedenti inchieste giornalistiche sugli scandali di chi promette miracoli con l’uso delle staminali, e dopo aver invitato medici, primari e farmacologi di fama mondiale come ad esempio il prof. Garattini e il prof. Luzzato che confermano che l’unica terapia possibile contro i tumori sia la chemioterapia, stasera, sabato 12 ottobre, alla libreria La Bassanese arriva, in anteprima assoluta in Veneto, il dott. Adolfo Di Bella, figlio del prof. Luigi Di Bella, ideatore della cura Di Bella senza chemioterapia che ha fatto scatenare e dividere gli italiani già dal 1998».

Censurato da molti il Metodo Di Bella, così dice Adolfo stasera, introdotto e accompagnato nella sua narrazine dallo scrittore, saggista ed esperto Alessandro Sbarbada, continua ad evolversi, attraverso l’impegno dei figli, «con eclatanti successi dei migliaia di pazienti che ancor oggi scelgono questa cura». Con il figlio dott. Adolfo Di Bella, durante la serata è stata esplorata insieme alla la figura del prof. Di Bella «ciò che è realmente successo, le pressioni delle multinazionali farmaceutiche, le forzature dei media, le cartelle cliniche mal gestite, la truffa del Ministero che usò sostanze scadute per non farla apparire valida (accertata dal procuratore Guariniello)».  A 10 anni dalla scomparsa i presenti hanno ascoltato dal vivo la verità del figlio Adolfo sul «genio straordinario, il “ Poeta della Scienza”,  l’ideatore del Metodo di Bella, le basi e le nuove sperimentazioni in atto della “cura per il cancro che ancora oggi, tra mille ostacoli, salva la vita a migliaia di persone».

L'ospite della serata, il dott. Adolfo Di Bella, uno dei due figli dello scomparso prof. Luigi Di Bella, autore della biografia Il Poeta della scienza, edito da Mattioli, ha svelato inquietanti particolari, ancora inediti, sulla sperimentazione del 1998 condotta dall’allora Ministro Rosy Bindi.  L'incontro alla Bassanese si è ispirato al libro presentato e che ha avuto una storia travagliata: nonostante un primo contratto già firmato, il precedente editore pare sia stato indotto a "soprassedere" alla pubblicazione, ovvero invitato a lasciar perdere. «Mi sono così rivolto ad un altro – scrive e dice Di Bella -. La cosa non mi ha sorpreso, ed anzi mi ha rinfrancato: se il libro non avesse preoccupato certi ambienti, sarebbe stato un libro inutile.  La cura Di Bella ha ancora migliaia di pazienti che dicono di stare bene e sulla rete si possono trovare testimonianze a favore della cura che ha salvato, come si trovano anche commenti che screditano il Metodo Di Bella perché non approvato dal Ministero».
Il metodo anticancro fu bocciato 15 anni fa, eppure un esercito di malati testimonia su internet la sua validità per cui durante la serata, per capirne di più, è stata illustrata sinteticamente la Mutiterapia DI Bella ( MDB), un cocktail formato da: somatostatina (prodotto biologico di 14 amminoacidi), retinoidi, vitamina D3, vitamina C, melatonina, cocktail che - come dichiarato dal dottor Giuseppe Di Bella - agisce come "inibitore della patologia" per attivare le difese immunitarie dell’organismo contro il cancro. Senza chemio o radioterapia e, spesso, senza bisogno dell’intervento chirurgico. Attraverso la somatostatina, infatti, vengono inibiti alcuni dei più potenti fattori di crescita potenzialmente neoplastici come il GH, l'IGF1, l'EGF, il VEGF e si contrastano efficacemente gli elementi fondamentali da cui origina il tumore: alto indice proliferativo e blocco della morte cellulare programmata. L'attività della somatostatina, priva di effetti collaterali tossici, è ben tollerata da ogni organismo.

Spesso la cronaca torna a parlare della cura Di Bella: Il Tribunale del lavoro di Bari, ad esempio, recentemente ha accolto il ricorso di urgenza promosso da un uomo gravemente ammalato di cancro che aveva chiesto, senza successo, all'Asl della cittadina di poter essere sottoposto alla cura scoperta nel 1997 dal Prof. Luigi Di Bella. L'Asl di Bari si è trovata, così, costretta a concedere "l'erogazione immediata e gratuita dei farmaci del trattamento Di Bella", mentre la maggior parte del mondo accademico/scientifico bolla il MDB come non riconosciuto.
Il direttore della Asl in questione, Domenico Colasanto, che farà appello - riporta il Corriere del Mezzogiorno - ha spiegato: "Purtroppo ci sono giudici che pretendono di fare anche i medici e ancora impongono il metodo Di Bella. Dico purtroppo perché la cura non ha nessun fondamento scientifico, è stata testata ma ha fallito. Non produce benefici per i pazienti, nemmeno come terapia palliativa. Non è una battaglia contro gli ammalati e i loro familiari, li comprendo, capisco che nel dolore e nella disperazione si voglia tentare ogni strada. Ma deve essere anche chiaro che la cura Di Bella non funziona".
Durante la serata Anna Branciforti ha letto alcuni brani tratti dal libro “ Il poeta della scienza” ed è stata trasmessa l’intervista all’allora ministro della Salute Rosy Bindi che prendeva le distanze dal metodo.

EVENT TRAILER DELLA SERATA: http://www.youtube.com/watch?v=5TEJv_KgW1E&feature=c4-overview&list=UUla6dv46FXRrg9cM-RcU-OA 

Tratto dal libro Il Poeta della scienza .
 
"L'animo mi dice che non sono vissuto inutilmente, perché ho fatto del bene ed ho gioito per il bene fatto". Queste parole, scritte da Luigi Di Bella pochi mesi prima della morte, racchiudono il segreto dell'incessante attività dello scienziato fino all'ultimo dei suoi giorni. Il libro, aderente alla realtà dei fatti e rigorosamente documentato, conduce il lettore dalla sofferta infanzia del "Poeta della scienza", alla povertà della giovinezza; dall'incontro con il maestro - il Prof. Pietro Tullio, candidato al Nobel nel 1930 e nel 1932 all'appassionato amore per la moglie Francesca; dal primo lavoro scientifico pubblicato ancora diciannovenne, al conseguimento delle tre lauree; dai concorsi nazionali vinti, alla prima esperienza di insegnamento universitario; dal premio conferitogli da Guglielmo Marconi al conseguimento di due docenze, fino al periodo dei clamori mediatici e della contestata sperimentazione. Ne emerge il ritratto, di un uomo animato da alte idealità intellettuali ed umanitarie, venerato dai pazienti e stimato da molti colleghi, a volte loro malgrado; ma ritratto anche della trasformazione di un'intera società e di un intero mondo, che Luigi Di Bella ha cercato in tutta la sua vita di ricondurre verso l'alba di una recuperata visione della scienza, della medicina e dell'umanità.


Commenti

Inviato Domenica 13 Ottobre 2013 alle 13:28

Io credo invece che funzioni, guardate questa incredibile testimonianza di una Diirigente scolastica dell'ITC A. Fraccareta di Macerata e di suo marito, un avvocato su Youtube, e poi fatemi sapere.
Antonio Calzo

http://www.youtube.com/watch?v=s9MaMg89YH0&feature=c4-overview&list=UUssns08HqGS0ZnsPCxU9Z_A
Inviato Domenica 13 Ottobre 2013 alle 13:44

Rettifico dovrebbe essere la ex Dirigente, comunque si chiama Myriam Infede, come indicato nel filmato di Youtube
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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