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La crisi di BPVi e Veneto Banca, domande e risposte IV parte: così Banca d'Italia spiega... oggi gli impatti dell'operazione su azionisti e creditori

Di Federica Rossi Domenica 16 Luglio 2017 alle 10:21 | 0 commenti

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Dopo la parte I ("il crollo delle due banche"), la parte II (la cessione a Intesa Sanpaolo e la liquidazione coatta amministrativa") e la parte III (i costi dell'operazione e delle possibili alternative), proseguiamo la sintesi delle "Domande e risposte" sulla crisi di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca pubblicate il 12 luglio da Banca d'Italia.

Impatti dell'operazione su azionisti e creditori

Che cosa succede agli obbligazionisti ordinari e ai depositanti?

I debiti per le obbligazioni ordinarie e i c/c delle due banche sono stati trasferiti a Intesa Sanpaolo. I relativi rapporti contrattuali proseguono con le stesse modalità e alle stesse condizioni, solo con un soggetto diverso: gli obbligazionisti ordinari riceveranno il pagamento degli interessi e il rimborso del capitale da Intesa Sanpaolo, mentre i correntisti potranno continuare a utilizzare i c/c.

Che cosa succede agli azionisti e ai creditori subordinati? 

Secondo la normativa europea sugli aiuti di Stato, gli Stati membri possono intervenire a sostegno di liquidazioni bancarie con fondi pubblici solo a condizione che ad azionisti e creditori subordinati sia stato imposto il burden sharing (ossia la riduzione del valore nominale delle azioni e delle obbligazioni subordinate, o la conversione in capitale di queste ultime). 

Nel caso delle due banche venete, le azioni e le obbligazioni subordinate non vengono trasferite a Intesa Sanpaolo, ma rimangono alle società in liquidazione, concorrendo con gli altri creditori alla ripartizione dell'attivo secondo l'ordine previsto dalla legge fallimentare. Concretamente, difficilmente le liquidazioni disporranno di risorse sufficienti a soddisfare le pretese di azionisti e creditori subordinati.

 

Come funziona il meccanismo di ristoro per gli obbligazionisti subordinati al dettaglio? 

E' previsto un meccanismo di ristoro a carico del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositanti per i piccoli investitori che hanno sottoscritto o acquistato obbligazioni subordinate direttamente dalle due banche in liquidazione prima del 12 giugno 2014, detenendole fino all'avvio della liquidazione. Possono beneficiare di tale meccanismo persone fisiche, imprenditori individuali, imprenditori agricoli e coltivatori diretti.

Sono previste 2 procedure alternative:

- ricorrere a un arbitro che accerti la violazione, da parte della banca emittente, degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza e trasparenza previsti dalla legge; qualora tale violazione venisse accertata, l'investitore potrà recuperare tutto il proprio investimento al netto di oneri, spese e differenziali di rendimento;

- chiedere un indennizzo a forfait pari a circa l'80% del corrispettivo pagato per l'acquisto delle obbligazioni (Intesa Sanpaolo si è resa disponibile a farsi carico del rimborso del residuo 20%). L'indennizzo forfettario è riservato agli investitori che nel 2014 avevano un patrimonio mobiliare inferiore a 100.000 euro o hanno dichiarato un reddito imponibile inferiore a 35.000 euro. La richiesta di indennizzo deve essere presentata entro il 30 settembre 2017.

 

 

 

 

 

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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