La confusione come progetto
Venerdi 8 Luglio 2011 alle 01:40 | 0 commenti
Da VicenzaPiù e Ovest-Alto Vicentino n. 217 da oggi in distribuzione (qui la locandina)
La confusione come progetto
Zuccato ha indicato in Assemblea le linee di ripresa e di sviluppo: i ritrovati buoni rapporti con i sindacati (alcuni consenzienti, altri costretti) e la bocciatura della classe politica (ma di imprenditori politici, anche vicentini, sono pieni gli scranni del parlamento) sono stati due pilastri dell'intervento.
Nei dati di partenza del censimento, gestito da Filippo Zanetti, saltano all'occhio due dati. Uno noto, i 18.000 stranieri (regolari) di una città con 116.000 abitanti. L'altro, nascosto da tempo, le 5.000 abitazioni vuote, mentre si continua a sommergere Vicenza di nuovo cemento e l'Ater vende una parte del suo patrimonio per poter costruire per sfrattati sempre più disperati, italiani e stranieri, col ricavato delle vendite un quarto degli appartamenti ceduti. Variati ha, intanto, confermato il feeling con l'assessore Giuliari, "reo" per l'opposizione di voler far ricadere sulle famiglie, grazie a un documento della Conferenza dei Sindaci, parte delle rette dei centri diurni per disabili. "Noi siamo contro questa interpretazione di un documento, lo ammetto, scritto con superficialità : tutto va concordato con Regione e famiglie". Salto mortale? Come quello sulla rotatoria di Via Quadri, data per approvata dai genitori della Scuola Lattes, salvo la clamorosa smentita dei diretti interessati? Per non parlare della incomprensibile (?) volontà di non confermare a capo dell'Aim chi, a detta del sindaco stesso, l'ha miracolosamente risanata, e di aprire il settore energia agli appetiti "forti", in risposta all'accorato appello di Zuccato. Momenti della vita cittadina (della provincia parliamo all'interno) che dicono una cosa sola: c'è tanta confusione e manca un progetto. Se per difficoltà reali, incapacità , ignavia o asservimento lo sapremo dopo. Tardi.
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